Mi chiamo Mirko Nosotti, ho 22 anni e corro in bici da piu
di 10, e
desidero rispondere all'intervista rilasciata dal sig. Canzi,
Presidente del Velo Club Sovico, in quanto accusato di essere la causa
della mancata organizzazione della gara Coppa Colli Briantei. Ebbene sig.
Canzi dica il vero! E non addossi al sottoscritto responsabilità che
non ho. Certamente confermo il fatto che ho avanzato richiesta di
risarcimento danni da me patiti a seguito della mia caduta dovuta
all'esistenza (documentata da foto e da testi oltre che dal verbale di
gara) di una buca non segnalata su un tratto in discesa durante il
percorso di gara della Colli Briantei 2011.
A causa di quella buca sono caduto e mi sono fratturato tre vertebre
dorsali, ho avuto un trauma cranico che mi ha fatto perdere conoscenza
e venir un attacco epilettico e, se non fosse stato per il pronto
intervento del dottor Confalonieri che stava seguendo la gara quale
medico di corsa e che mi ha aperto la bocca con l'aiuto del mio
meccanico di squadra e di un cacciavite rompendomi anche un dente, io
sarei morto asfissiato. Non solo dunque ho rischiato di morire e di
non vedere piu mia figlia (che all' epoca non aveva ancora un anno) ma
sono rimasto una settimana in ospedale e ho dovuto portare il corpetto
per tre mesi non potendo prendere in braccio la mia bambina, senza
parlare dell'aspetto sportivo visto che quale ciclista semi-
professionista per tre mesi non mi sono piu' potuto allenare e c'è
voltuto tanto altro tempo prima di tornare ad essere competitivo.
Pertanto ho diritto di essere risarcito da chi ha omesso di eseguire
la manutenzione della strada ovvero ha omesso di verificare/o garantire
la sicurezza del percorso in considerazione della gara che ivi stava
organizzando.
Ad ogni modo non vedo quale sia il timore del sig. Canzi se è vero-
come dice che ha una copertura assicurativa (di cui ha fino ad ora
omesso di dare comunicazione) che, oltre a quella federale certamente
insufficiente, possa coprire i sinistri come quelli verificatisi al
sottoscritto.
In tal caso infatti sarebbe l'assicurazione a risarcire i danni da me
subiti ed il Velo Club Sovico non dovrebbe sostenere alcun onere e
potrebbe continuare ad organizzare le gare. Evidentemente non è così !
Lascio al lettore valutare cosa sia poco etico se il mio
comportamento o quello di chi per nascondere le proprie difficoltà
economiche si nasconde dietro la legittima pretesa di un corridore che
rivendica il diritto alla sicurezza sulle strade e alla salute!