CASO BERTAGNOLLI. «Andai da Ferrari a fine 2006, mi diede Epo»

ABBIGLIAMENTO | 11/10/2012 | 16:49

"Alla fine del 2006 essendo sofferente di tiroide pensai di tornare dal dott. Ferrari per risolvere i problemi che derivavano" da questa disfunzione. Chiesi a tutto il personale della Liquigas (Amadio, Corsetti) di poter frequentare Ferrari per curare i miei problemi e nessuno si oppose alla mia decisione". E' un passaggio della deposizione resa dal ciclista Leonardo Bertagnolli il 18 maggio 2011 davanti al pm di Padova, Benedetto Roberti.
Il verbale e' allegato al dossier di oltre mille pagine dell'Usada sul caso di Lance Armstrong e dell'Us Postal. Bertagnolli sara' ascoltato dalla procura antidoping del Coni il 16 ottobre. Bertagnolli spiega di avere "conosciuto Michele Ferrari nei primi anni di professionismo quando correvo con la Saeco" e di esservi ritornato alla fine del 2006, "avendo avuto un contratto con la Liquigas per l'anno successivo".
Ferrari accetto' di seguirlo. "In quella situazione mi disse che il preparatore 'deve conoscere l'atleta ed aggiustare il tiro'. Era una considerazione chiara e capii subito il senso. Rappresento - dice ancora Bertagnolli - che io da allora mi recai periodicamente da Ferrari anche perche' avevo nel 2007 l'avallo dalla Liquigas".
All'inizio del 2007 Bertagnolli contatto' Ferrari sul suo numero svizzero in occasione di alcuni test a Monzuno e torno' da lui a luglio, alla ripresa degli allenamenti dopo un problema al cuore: "andai a St.Moritz da Ferrari assieme a Bertolini, il nipote ciclista di Francesco Moser, Gasparotto, Pellizotti, Chicchi e tanti altri di altre squadre", dice il corridore trentino.
Fra i frequentatori di
Ferrari secondo Bertagnolli vi era anche il kazako Vinokurov, oro alle Olimpiadi di Londra. "Rappresento che nel 2006 ero a Livigno ad allenarmi per conto mio e li' vidi Ferrari con un gruppone di ciclisti tra i quali Vinokourov", si legge nella deposizione. Fu proprio in occasione dell'incontro di St.Moritz che "con Ferrari si parlo' dell'assunzione di eritropoietina".
"Rimasi a St.Moritz 10 giorni e per 10 giorni assunsi eritropoietina come indicatomi da Ferrari". In realta' Bertagnolli spiega di avere iniziato ad assumere Epo nel 2003 ma Ferrari "mi spiego' meglio le modalita' di assunzione dell'Epo per non essere trovato positivo". Dopo il successo nella classica di San Sebastian il trentino vide da Ferrari anche Popovich e Bileka. "So che da Ferrari andavano molti miei colleghi della Liquigas perche' tra di noi se ne parlava e la stessa societa' era consapevole: Pellizotti, Kreutziger, Gasparotto, Chicchi".
L'assunzione di Epo divento' piu' difficile dopo l'introduzione dell'obbligo della reperibilita' "e quindi il medico Ferrari mi consiglio' di fare l'autoemotrasfusione".
"La pratica -spiega ancora Bertagnolli- l'ho iniziata nel 2008 e la feci una sola volta nell'estate perche' in quel periodo la Liquigas mi vieto' di andare da Ferrari cambiando atteggiamento nei confronti delle frequentazioni prima tollerate".
Bertagnolli ammette di essersi praticato l'autoemotrasfusione anche nei due anni successivi e di avere rivisto Ferrari alla fine del 2010. "Sapendo della perquisizione a Popovych mi disse di buttare via tutto perche' c'era il rischio di indagini". (adnkronos)


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COMMENTI
osti però!!....
11 ottobre 2012 17:34 cargoone
Ha vuotato un curioso sacco Leonardino, coinvolgendo 200 persone più o meno!!!!
E adesso?!?

Cargo


Smentite
11 ottobre 2012 17:54 Partanna
.....adesso , come sempre ci saranno le solite smentite da parte dei diretti interessati.....Leonardino se nn ha prove concrete di quanto dice ( ma solo la sua parola) rischia pure qualche denuncia

Liquigas
11 ottobre 2012 17:59 Partanna
...viola' puntuale la smentita....

lo ripeto anche su questa notizia...
11 ottobre 2012 18:08 harlock
...allora quando Ivano Fanini denunciò questa cosa nel 2008 non era una barzelletta...però tutti lo minacciarono di querele e commenti di ogni genere. Adesso che la verità sta venendo a galla dimostrando che Ivano Fanini aveva ragione sui corridori vestiti di nero da Ferrari, voglio vedere cosa dirà la gente....tutti nomi, tutti fatti che adesso finalmente vengono confermati.

Via tutti, via le mele marcie
11 ottobre 2012 19:25 venetacyclismo
Tutti questi devono pagarla, tyutti questi nomi che erano riusciti a scansarla viaaaaa, chiudere, senza pena. ci hanno preso in giro tutti.

CHE PENA MI FATE
11 ottobre 2012 20:03 jaguar
Subito escono allo scoperto i Kamikaze del nulla ovvero quelli che cadono dal pero e si meravigliano...ve ne dovete fare una ragione nello sport finchè girano milioni a palate ci sarà sempre il doping.

Ma va'
11 ottobre 2012 22:23 SERMONETAN
ma veramente dici queste cose leona' sai nn le sa nessuno,...............ma che commento a fa'tempo indietro mi prendevano per presuntuoso quando dicevo le cose vere

nipote ciclista?
11 ottobre 2012 22:33 apostolo
E chi sarebbe stando all'intervista il nipote ciclista di Francesco Moser ?

Meno parole, più prove............
11 ottobre 2012 23:13 glennpeter
Attendo con ansia le PROVE a conferma di queste parole, ammesso e non concesso che ce ne siano. Perchè avesse ragione Bertagnolli (e spero proprio di no) e soprattutto, avesse ragione l'USADA (e spero proprio di no-bis) delle due l'una.

1) I controlli anti-doping effettuati dal 1999 ad oggi nel 99% delle corse nazionali ed internazionali non servono ad un'emerita cippa
2) I controlli funzionano, ma è stato tutto insabbiato dall'UCI e dagli organizzatori di grandi (Aso, RCSsport....) e piccole corse. Il che vorrebbe dire, TUTTI A CASA, GENTE.

Sinceramente due scenari che fanno entrambi tremare i polsi.


che m....a!
11 ottobre 2012 23:38 claudino
sputare sui compagni e sul piatto che ha mangiato!......nn ho paroleeeee

il nipote di Moser
12 ottobre 2012 08:36 dany74
Il nipote di Moser citato nel verbale è Bertolini

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