Dottor Simonetto, ma ciclismo e integratori fanno davvero male?
| 08/04/2011 | 09:41 Gentilissimo dottor Luigi Simonetto, innanzitutto i miei più sentiti complimenti per essere stato nominato membro della Commissione di Vigilanza Doping del Ministero della Salute. E grazie per avermi risposto. Le avevo chiesto un chiarimento e qualche delucidazione in più è arrivata. Se non ho capito male i tre ragazzi in questione (questo era il punto) avevano “…delle anomalie non facilmente interpretabili come fisiologiche”. Fine. Per Lei e per la Sua commissione è tutto ok. Non sono facilmente interpretabili e quindi non sono state interpretate. Ma la questione la chiudiamo qua, perché altrimenti la vicenda diventa stucchevole.
Passiamo oltre. Ieri, come avrà certamente visto, ho pubblicato due articoli molto interessanti de «La Stampa» e di «Finanza & Mercati». La questione è la crociata antidoping (sia ben chiaro: anche noi siamo schieratissimi contro il doping) lanciata da Fazio e Crimi. Ma la cosa che non comprendo e francamente mi ha spiazzato, è la battaglia lanciata contro gli integratori alimentari. Sono dannosi alla salute? Fino ad oggi pensavo che potessero fare bene.
Faccio un passo indietro e torno alla sentenza «storica», quella meglio conosciuta come «Caso Bani», quella che ha portato la Procura Federale della FCI a squalificare tutta una squadra per eccesso di medicazione. I tre periti dell’accusa, gli ormai noti Caprino, D’Ottavio e Ronci, nelle loro perizie hanno esposto con un mese di anticipo quando sarebbe poi venuto alla luce ieri. In pratica la Federazione Ciclistica Italiana è stata la “Federazione pilota” che ha sposato questa nuova crociata contro gli integratori alimentari. Non ho competenze per prendere una posizione, ma sono a chiederLe nuovamente un aiuto. Nel frattempo pubblico qui di seguito i passi più significativi della sentenza Bani. Gli autorevoli pareri di Caprino, d’Ottavio e Ronci.
INTEGRATORI? INUTILI «Ritenendo utile al fine di una corretta comprensione delle risposte ai quesiti si riportano, di seguito, alcune nozioni fondamentali sulle “Vitamine”. Queste sostanze, infatti, rappresentano, una cospicua fetta del “mercato degli integratori” che in modo più o meno improprio vengono somministrati agli atleti».
INTEGRATORI? SUPERFLUI «La regolazione e l’espletamento di tutti i processi metabolici, richiedono una certa quantità di sostanze nutrienti disciolte nel mezzo acquoso. Tra queste sostanze, particolare importanza assumono i “micronutrienti”, ovvero, piccole quantità di vitamine e minerali che giocano un ruolo altamente specifico facilitando il trasferimento di energia e la sintesi delle proteine tissutali. Basti pensare che la media di Vitamine richieste, su base annua, ammonta a circa 350 gr. a fronte degli 820 Kg di pasti consumati. Questi nutrienti sono facilmente acquisibili con pasti diversificati e bilanciati per cui, dato il basso consumo degli stessi da parte dell’organismo, è economicamente e fisiologicamente superfluo il ricorso a pratiche integrative».
BASTA UN BUON PASTO «Le vitamine necessarie all’organismo sono fornite da un pasto ben bilanciato. Ciò è valido per tutti gli individui, indipendentemente dall’età e dall’attività fisica espletata. Infatti, non è necessario per chi espleta attività ad elevato consumo energetico, un apporto extra di vitamine sia sotto forma di pasti speciali che di supplementi; anche perché dato che elevati livelli di attività fisica richiedono pasti abbondanti per sopperire alle necessità energetiche, di conseguenza viene integrato l’apporto vitaminico».
AUMENTANO LA MORTALITA’ «Uno studio pubblicato sul Journal American Medical Association JAMA (297,8: 842-857; 2007) afferma che le sostanze “antiossidanti”, utilizzate per combattere i radicali liberi non migliorano lo stato di salute, ma al contrario aumentano la mortalità. Lo studio indica la spiegazione scientifica dell’effetto negativo delle sostanze antiossidanti; afferma che eliminando i radicali liberi che si vengono naturalmente a formarsi nell’organismo umano, si va ad interferire con alcuni essenziali meccanismi di difesa, come l’apoptosi , la fagocitosi e alcuni processi di detossificazione. Queste conclusioni non riguardano gli effetti antiossidanti dei costituenti la frutta e la verdura».
BASTA UNA BUONA DIETA «In sintesi le vitamine necessarie all’organismo sono fornite da una dieta ben bilanciata. Questo è valido per tutti gli individui, indipendentemente dall’età e dall’attività fisica espletata: non è necessario per chi espleta attività ad elevato consumo energetico, un apporto extra di vitamine sia sotto forma di medicamenti che di integratori alimentari».
«Anche per quanto riguarda lo stress ossidativi . . . . . . l’atleta dovrebbe ricorrere soltanto ad una alimentazione naturale e varia.”
LO SPORT FA MALE Nel periodo riportato di seguito i tre periti fanno riferimento alla perizia della difesa redatta dalla Dott.ssa Elena Guggiari e commentano come segue. «In ultimo, fuorvianti informazioni potrebbero essere acquisite da una superficiale e non attenta lettura della perizia tra cui: Che l’attività sportiva comporta danni alla salute, in quanto riduce il contenuto di vitamine, anche se l’atleta segue una dieta completa e bilanciata. Che l’attività sportiva provoca uno stress ossidativo e quindi un danno cellulare. Che nei ciclisti, sia durante l’allenamento che in gara, si possono frequentemente verificare microtraumi estremamente dolorosi per l’intenso lavoro muscolare svolto tali da necessitare di un continuo ed adeguato sostegno farmacologico».
UN PROBLEMA SOCIALE «L’assunzione di medicamenti, comprese le vitamine, fuori dalle indicazioni stabilite dall’autorità sanitaria (AIFA, Agenzia Italiana per il Farmaco) da parte dei soggetti dediti allo sport professionale ed amatoriale, sta diventando o meglio è diventato un problema sociale e un problema di salute pubblica oltre che in alcuni casi di doping mascherato e viene definita Medicalizzazione dell’atleta».
MIE CONCLUSIONI Il mio medico (è mio cugino) mi consiglia di assumere una compressa di Optalidon in via preventiva quando vado a fare lunghe passeggiate in montagna visto che soffro di problemi discali lombosacrali ed ha prescritto recentemente a mia moglie una integrazione vitaminica, di antiossidanti e di carnitina per affrontare meglio un periodo di stress fisico e psichico. Anche mio figlio (14 anni) ha assunto spesso prodotti vitaminici e minerali sempre su consiglio del medico curante. Devo denunciarlo e denunciare i fatti? Preciso. Mio figlio, mia moglie ed io non facciamo sport a livello agonistico tantomeno amatoriale né ludico-ricreativo.
Figuariamoci poi gli integratori in libera vendita nei supermercati e pubblicizzati a tutta pagina su quotidiani, riviste mensili e di settore come tuttoBICI e su siti come tuttobiciweb.it! Chi tra noi non li utilizza e non li ha utilizzati seguendo le pubblicità che promettono di volta in volta un rallentamento del processo dell’invecchiamento, un riposo notturno migliore, la ricrescita dei capelli, la scomparsa delle rughe, la tonificazione muscolare, una maggiore vigorìa, un maggiore rendimento sul lavoro, la riduzione delle possibilità di ammalarsi, una vita più lunga, una digestione migliore, una migliore assimilazione, il dimagramento e via elencando. Quindi per anni ci hanno preso tutti in giro? Se hanno ragione Caprino, D’Onofrio e Ronci – e francamente a leggere quanto ho letto non ho motivo e competenze per dubitarne – le varie aziende di integratori alimentari devono tutte chiudere i battenti oggi stesso. In attesa di una Sua cortese risposta, confuso e felice nel frattempo mi vado a bere una CocaCola. Farà male?
Pier Augusto Stagi – direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it
Ogni tanto spero ci si liberi del vecchio ciclismo, quello che gli integratori in fondo non fanno male etc etc etc. Mi rendo conto che le resistenze sono soprattuto culturali. Il vecchio ciclismo, quello dei farmaci, ha un ottimo paladino nell'autore di quest articolo. Franco bui
Scusa Pier
8 aprile 2011 11:17memeo68
Scusami Pier ma stavolta non ti seguo
Non voglio entrare nel merito perchè non sono in grado ma convieni con me che nello sport attuale la presenza di farmacie e/o integratori è veramente esagerata? La prestazione viene prima di tutto a scapito anche della salute. Ricordo che le immagini di Cannavaro attaccato ad una flebo come se niente fosse mi avevano sconvolto.Ti racconto una mia esperienza: Giro d’Italia, vado il giorno prima a tentare la scalata alla per me impossibile Fauniera (poi non passeranno nemmeno il giorno dopo per il bliz di Sanremo), in qualche modo arrivo lassù con una gioia indescrivibile ma dopo aver visto tutta la Sacra Famiglia dallo sforzo profuso. Ritorno a Cuneo dove sono ospite di amici facendo fatica perfino a guidare tanta è la stanchezza. Loro sono ingegneri del CNR, mica degli stupidi qualsiasi, e vedendomi in quelle condizioni mi chiedono candidamente come mai non ho preso un’aspirina. Io rispondo altrettanto candidamente che stavo benissimo ed ero solo stanco. Alchè cominciano con spiegazioni chimiche sull’acido lattico, sui vasi dilatatori ecc. ecc. ecc e che loro usano normalmente per attività sportive.
Il giorno dopo, fresco e riposato, e senza aspirina, sono ripartito per S. Anna di Vinadio arrivando in cima, senza vedere il Giro (c’era un’aria da guerra civile lassù quel giorno)ma orgoglioso di aver usato solo le mie forze per raggiungere l’obbiettivo. Per me la semplicissima aspirina era già doping e se mi fossi reso conto di essere oltre il limite delle mie possibilità sarei sicuramente tornato indietro, sai quante volte mi è capitato in montagna, provando magari un’altra volta con un miglior allenamento; e se non riuscirò ad arrivare sul Mortirolo vorrà dire che mi accontenterò della Bocchetta!
Sono convinto anch’io che lo sport fatto a livello agonistico crea degli scompensi che devono essere in qualche modo integrati ma il problema sta proprio qui…………… è così necessario tutto questo “agonismo”?
Bisogna che torniamo a farci bastare un piatto di pasta, un bicchiere di vino ed una banana altrimenti non se ne esce, ma sono altrettanto convinto che pochi mi daranno ragione.
Un saluto
Ale
molta ipocrisia
8 aprile 2011 11:43devis
Mi viene da sorridere leggendo quello k sostengono questi 3 “ autorevoli periti” ( ben pagati) dalle cui labbra pendono poi Persone che devono giudicare e che piu’ delle volte sanno poco della materia.E’ certamente sbagliato ricorrere in maniera indiscriminata a integratori e simili, MA SOSTENERE che basta una dieta equilibrata per superare e riequilibrare qualsiasi fatica e’ semplicemente “IPOCRISIA”!! ..qualcosa dovevano scrivere visto che sono pagati, magari con grande efficacia , ma poco buon senso.. AL di la’ del fatto che nel 2011 , che io sappia, ognuno e’ Libero di mangiare quello che vuole , integratori compresi( leciti si intende) ,sostenere che uno sport durissimo Di estrema fatica e resistenza come il ciclismo ad alto livello si puo’ facilmente riequilibrare con un buon pasto completo mi pare molto semplicistico, poco realista, per non dire di peggio una dimostrazione di “ignoranza in materia”..cioe’ queste persone la bici non l’hanno mai usata,non sanno cosa vuol dire allenarsi duramente con qualsiasi tempo pioggia , freddo, nebbia ,sole,ecc, e cosa cio’ realmente(non a teorie) provoca a livello di stress muscolare, fisico, mentale e non solo in particolare ad alto livello. MA e’ ancora peggiore l’arroganza di considerare“ FUORVIANTI” le idee e il pensiero di colleghi altrettanto autorevoli che pensano il contrario. Sarebbe bello che tutto lo sport tornasse alla semplicita’ delle origini, magari che ci fosse meno agonismo e che ci fosse piu’ poesia e credo che a livello giovanile sia quello che si dovrebbe tentare di fare..ma siamo realisti, non generalizzando in questi termini semplicistici..
Tornando comunque alle loro conclusioni , mio nonno mi diceva da buon agricoltore ignorante, che c’e’molta differenza tra Teoria e la pratica e me lo spiegava con un detto “poco elegante”….ma riprendendone uno piu’ consono dice “la pratica senza Teoria e’ INEFFICACE, ma la teoria senza pratica e’ CIECA!! Ho idea che molti lo sono..
devis
8 aprile 2011 15:06claudino
condivido in pieno quello che hai detto ...una mucchia di ipocriti perche una volta andavano solo a pane ed acqua'?che ricordo io dai tempi di coppi il doping c era e ci sara sempre !
..ciclismo e integratori..ma fanno male..??
8 aprile 2011 17:13leonis
Pregiatissimo Direttore,
prima di tutto mi complimento per i tuoi interventi “schietti e chiari” che potrebbero far comprendere vari aspetti di questo nostro “tormentato” ciclismo e di conseguenza, migliorarlo.
L’articolo sugli integratori mi porta a scrivere, non per fare pubblicità ma per dare il mio personale e modesto contributo, dicendo semplicemente il vero. Integrare vuol dire chiaramente “aggiungere” quanto gli alimenti, essendo sempre più impoveriti, non sono in grado di dare. Sono meravigliato a leggere quanto alcuni illustri personaggi dichiarano; pochi mesi fa il Nobel (medicina 2008) Luc Montagner al Tg1 ha dichiarato che l’uso di integratori, specie antiossidanti sono molto utili … L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda il consumo giornaliero di almeno 5 qualità di frutta e verdura, ma chi le mangia e cosa mangia ?? Sempre più aziende pubblicizzano il consumo di antiossidanti, vitaminici, minerali ecc… (spesso prodotti di sintesi) Statistiche dicono che 20.000.000 di Italiani consumano integratori e non credo che siano solo per iniziative personali… Da 15 mesi sono in un network nuovissimo che propone l’uso di innovativi integratori alimentari che hanno la peculiarità, (unica) di avere, grazie alla “Suspension Gel Technology” (registrata in tutto il mondo) un altissimo assorbimento e una prontissima biodisponibilità. Sono prodotti naturali e con importanti certificazioni come Kosher e Halal, e, per la tranquillità degli sportivi, Wada, ZePraDo e HFL. Grazie all’uso (non abuso) di FLX, ho risolto il problema di dolori cervicali e alle articolazioni, con UMI (rinforzo del sistema immunitario) da mesi non ho raffreddori e riniti così come le mie allergie sono sparite, la mia efficienza è migliorata con EXO (antiossidanti) e MIN (minerali e vitamine)…Posso quindi ben dire che grazie ad un buon uso di integratori alimentari sto davvero molto bene. Posso capire che ai giovanissimi non sempre servano ed il meccanismo dell’”aiutino” sia pericoloso… ma non riesco a capire come la sola alimentazione possa assicurare l’energia necessaria ad una importante attività fisica e/o sportiva … Se poi leggo che “lo sport fa male” ..perchè.. perchè… mi chiedo, anzi chiedo una risposta precisa ai medici e nutrizionisti per sapere se fare sport e con quali benefici o conseguenze…
Credo che il problema stando a quanto ho letto, sia molto importante e serio, non vorrei portando giovani a fare sport, trovarmi con una denuncia per procurati danni…!!!
Mi scuso per la inevitabile lunghezza (e gli errori) nonostante abbia cercato la sintesi… ti invito, caro Direttore a tenere aperto il confronto ed a venirmi a trovare, a casa mia trovi integratori ma anche Parmigiano, salame e prosciutto… che con un buon lambrusco perlomeno ci portano buon umore….
Leo Levati
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