ZEROSBATTI. CONCORSO DI COLPA TRA LUCI E OMBRE: LA SICUREZZA LEGALE. GALLERY

SOCIETA' | 15/10/2024 | 08:15
di Federico Balconi

Essere visibili, per i ciclisti su strada è un elemento fondamentale per la sicurezza, perché sui verbali redatti dalle forze dell’Ordine a seguito di incidenti con vittime ciclisti la frase più ricorrente tra le dichiarazioni degli automobilisti è: “NON L’HO VISTO!”


Per questo motivo è importante avere le luci, ma anche per altri due motivi: 1) la legge le impone a pena di una multa; 2) in caso di sinistro potresti vederti negare il risarcimento qualora venisse accertato che non le avevi nonostante l’obbligo di legge.


Su tutte le biciclette la legge impone infatti siano applicate luci anteriore e posteriore, con l’obbligo di accenderle dopo il tramonto. Il consiglio nostro è di accenderle sempre, anche di giorno, come predicava il mitico Nico Cereghini. Perché quando si pedala, specialmente sulle strade provinciali, tra il chiaro e lo scuro, non si è mai abbastanza visibili e una luce accesa potrebbe salvarci la vita.

Una recente sentenza del Tribunale di Milano (Dr. Spera, Presidente sezione decima civile) ha ridotto il risarcimento del ciclista investito al 50%, attribuendogli un concorso di colpa dovuto al fatto che non fosse fornito di luci sulla bicicletta. Si aggiunga che il tramonto era già passato e la visibilità era quella notturna.

Il ciclista si era infatti rivolto al Giudice civile poiché l’assicurazione dell’automobilista gli aveva negato il risarcimento, eccependo appunto la mancanza di luci.

Il Giudice, con una Sentenza salomonica, ha propeso per una colpa concorsuale, non tanto per la mancanza di luci, accertata, quanto per la mancanza di prova certa circa l’esatta dinamica del sinistro, che impediva di delineare una colpa esclusiva dell’automobilista.

La dichiarazione del ciclista (“un autocarro mi tamponava facendomi cadere a terra”) contraddiceva infatti quella dell’automobilista (“mantenendomi distante dal margine destro della carreggiata, non mi accorgevo della presenza davanti a me, spostato sulla destra, di un ciclista senza luci e lo urtavo nella parte posteriore”).

All’automobilista è stata elevata una sanzione per non aver mantenuto adeguata distanza dal ciclista (violazione dell'art. 149 cod. strada) mentre al ciclista la violazione dell'art. 68, co. 6, cod. strada, per aver circolato SENZA apposite luci.

Nessuno ha impugnato le multe, quindi il Giudice ha deciso sulla base degli elementi riportati sulla relazione della Polizia Locale.

In assenza di contestazione il sinistro si è verificato secondo la dinamica rappresentata nella relazione della Polizia Locale.

In assenza di altre prove risultava quindi impossibile accertare il grado preciso delle colpe, considerando poi che entrambi i conducenti coinvolti avevano subito una sanzione e nessuno dei due l’aveva contestata, avvalorando quindi quanto riportato dagli agenti.

Il Giudice, pertanto, non avendo ulteriori elementi che confutassero uno la tesi dell’altro ha quindi concluso ritenendo che entrambi avevano circolato sulla pubblica via senza prestare pieno e rigoroso ossequio alle norme del cds, concorrendo così in egual misura nella responsabilità e causazione dell’incidente: l’automobilista per non aver tenuto distanze adeguate e condotta prudente, il ciclista per aver circolato al buio senza luci.

Di conseguenza, in applicazione dell'art. 2054 del codice civile (comma 2), norma invocabile e applicabile anche quando lo scontro avviene tra automobile e velocipede (Cass. 10304/09; 31702/18) viene stabilita la presuntiva concorsualità delle parti a produrre l'evento dannoso.

In conclusione e in soldoni al ciclista è stato riconosciuta soltanto la metà del risarcimento danno patito, per non avere avuto le luci dopo il tramonto, per non aver dimostrato l’esclusiva colpa dell’automobilista e di aver fatto il possibile per evitare l’incidente.

Il consiglio, andando oltre il tecnicismo giuridico per affrontare con ragione un processo civile, è quello di attenersi alle regole, scritte per la nostra sicurezza e applicare luci funzionanti (anteriore e posteriore), sempre accese: ne giova la nostra sicurezza ma anche l’eventuale diritto al risarcimento in caso di incidente.

ZEROSBATTI è un'associazione di avvocati con sede a Milano che si occupa della tutela dei ciclisti offrendo ai propri associati un'assistenza e una tutela legale gratuita in caso di incidente, per ottenere il giusto risarcimento. Maggiori info: https://www.zerosbatti.it/

foto Bike Night 2024

Copyright © TBW
COMMENTI
"Non l'ho mai visto...
15 ottobre 2024 08:32 LarryT
...perche stavo guardando il mio telefono!" Come fa una luce a cambiare questo?

Luci
15 ottobre 2024 11:04 Bullet
Qualcuno dovrebbe chiedersi se queste luci di giorno siano tarate per non creare un fastidio come per legge i fari delle auto.

Fastidio
15 ottobre 2024 11:30 Manlio
Bene che creino fastidio così ci vedono.

@manlio
15 ottobre 2024 12:22 Bullet
Ma sai, ed è per quello che l'obbligo scatta al calar del sole, una luce molto intensa dove non ci sono altre luci attira lo sguardo e il nostro corpo tende naturalmente a dirigersi verso dov'è rivolto lo sguardo e questo vale sempre. Si arriverà al punto di avere più luci di un camion pensando che sia il modo giusto.

Punto
15 ottobre 2024 21:52 fido113
Non l'ho visto!!!!!!!!! è segno che guardavi da un altra parte e non la strada.

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