Chiara Teocchi è stata la migliore delle italiane nella sfida olimpica del Cross Country e con l'undicesimo posto ha sfiorato quello che era il suo obiettivo qui a Parigi: «L'unico rammarico è aver perso la top ten nell’ultimo giro, perché quello era il risultato che speravo. So bene che qui si corre per le medaglie, ma conosco il mio valore e ho sfiorato l'obiettivo. Ma alla fine penso che questo sia un ottimo risultato in vista delle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles. Qui a tifare per me c'erano mia sorella Mariangela, il mio tecnico Enrico Licini e il suo collaboratore Alessio Camilli, ma nel cuore c'erano ovviamente anche mamma e papà che sono rimasti a casa. Mio papà sta combattendo contro un tumore, ho pensato a lui per tutta la gara ed era come se fosse qua con me: anche lui ha la sua gara da vincere!».
Accanto a Chiara c'è Martina Berta, giunta al quattordicesimo posto in quella che è stata la sua prima esperienza olimpica: «È stata una delle gare più dure che abbia mai disputato: appena rifiatavi 10 secondi ne perdevi 20. Ho provato a star davanti al primo giro per vedere come buttava, poi ho cercato di dare il massimo. In realtà sono contenta già di essere arrivata qui, perché l’avvicinamento è stato un po’ difficile, ma alla fine è stata una bellissima esperienza, ho imparato molto e sono contenta della mia gara, anche se il risultato non è il massimo».
Una battuta poi dedicata alla vincitrice della sfida olimpica: «Pauline Ferrand Prevot è una grandissima atleta, ha vinto tutto nella sua carriera, le mancava la medaglia olimpica e l'ha conquistata a 32 anni. Bisogna ammirarla e imparare come si fa perché questa è una gara molto più difficile di tutte le altre».
Domani di scena la prova maschile in cui l'Italia ha più possibilità di medaglia, parola del CT Mirko Celestino che oggi sperava in un piazzamento nelle 10 delle nostre, che realisticamente avrebbero dovuto fare un numero per ottenere qualcosa di più.
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