I VOTI DI STAGI. BARDET VESTE IL GIALLO E SENTE PROFUMO DI FUTURO, MA CHE "GRAZIE" A VAN DEN BROEK

I VOTI DEL DIRETTORE | 29/06/2024 | 18:51
di Pier Augusto Stagi

Romain BARDET. 10 e lode. Una vittoria ottenuta con una condotta di gara accorta e intelligente. Parte quando deve partire e poi con una generosa resistenza... resiste al ritorno del gruppo. Per il transalpino è il primo successo di stagione, il numero quattro al Tour de France, che gli vale la maglia gialla, la tanto agognata maglia gialla che non gli aveva mai sorriso. Corridore di grandissimo livello e di assoluta correttezza, quando sarà giù di sella c’è già chi lo vede all’interno dell’organizzazione di Aso, alcuni anche come delfino di Christian Prudhomme. Per il momento è un corridore, che si diverte ancora a rincorrere sogni e farsi rincorrere.


Frank VAN DEN BROEK. 10 e lode. Il 23enne olandese del Team DSM-Firmenich PostNL si porta a casa il numero rosso di attaccante di giornata, la maglia verde della classifica a punti oltre alla maglia bianca di miglior giovane, ma nel frattempo spiana la strada al suo capitano, che lo ringrazia come se avesse vinto. Di fatti, non ha perso.


Wout VAN AERT. 7. Si svegliano tardi? Molto probabilmente è così, anche se le forze alla fine erano quelle che erano. Ennesimo piazzamento per il 29enne ultra piazzato, che porta via 4” a Pogacar, in chiave classifica, in chiave Vingegaard. Un terzo posto che dice che sta bene, che c’è e ci sarà.

Tadej POGACAR. 6,5. Vorrebbe portare via subito 4” di abbuono, ma deve fare i conti con il belga che lo anticipa e lo lascia a bocca asciutta. Signori, benvenuti al Tour.

Alberto BETTIOL. 6,5. Chiude al decimo posto, ma ha il merito di provarci. Prova a rientrare sui due battistrada, ma il lavoro gli riesce a metà.

Mads PEDERSEN. 7. È uno dei tanti che si stacca e rischia di arrivare con Van der Poel e compagnia, invece rientra e alla fine fa anche 7°.

Mathieu VAN DER POEL. 5. La tappa di oggi era una piccola Liegi, una classica con quasi 4 mila metri di dislivello: il campione del mondo va in ebollizione molto presto, pure troppo.

Mark CAVENDISH. 5. La tappa è da mal di denti, lui non si vuol far venire il mal di testa e va su con il suo passo. Arriva 174° a 39’12” da Bardet. Il tempo massimo era di 49’11”. Nessun brivido, anche perché oggi era impossibile.

Jonas ABRAHAMSEN. 7. Il 28enne norvegese della Uno-X Mobility è la prima maglia a pois di giornata. Solo per questo merita una sufficienza più che piena.

Ion IZAGIRRE. 7. Il 35enne corridore della Cofidis vince il primo Gpm di questo Tour d’Italie. Per lui 5 punti, 3 per Madouas, 2 per Abrahamsen e 1 per Van den Broek.

Matej MOHORIC. 7. Il vincitore di una Sanremo prende e va di buonora, di buon mattino, in una giornata da canicola che invita non solo alla prudenza, ma al refrigerio. Il corridore del Bahrain Victorious parte con Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis) e Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Frank Van den Broek (dsm-firmenich PostNL), Sandy Dujardin e Mattéo Vercher (TotalEnergies). In un secondo tempo si accodano a questi sette corridori d’avanguardia Ryan Gibbons (Lidl-Trek) e Jonas Abrahamsen (Uno-X). Questi nove sono i primi ad animare un Tour che per la grande calura rischia di finire rôti, arrostito.

Jan HIRT. 17. Al 33enne corridore ceco sono sufficienti e fatali 300 metri, quelli che conducono dal foglio firma alla linea di partenza. Il corridore della Soudal Quick-Step viene colpito da uno zaino di un tifoso piuttosto indisciplinato e finisce per terra rompendosi tre denti. «Fanno cento regole per le squadre, poi arriva uno con lo zaino e ti fa cadere Hirt», dice piuttosto seccato il team leader Patrick Lefevere. Come dargli torto?

Michele GAZZOLI. 17. Era uno di quei record che avremmo volentieri fatto a meno e penso anche lui: il primo a lasciare la corsa. Il primo ritirato del Tour. Il 25enne bresciano di Ospitaletto va in crisi dopo aver scortato per lungo tempo Mark Cavendish: a sostegno e a detrimento. Per lui, molto probabilmente, un colpo di caldo (oggi davvero pazzesco, il primo di stagione), che manda in ebollizione il ragazzo bresciano.


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COMMENTI
Manca un voto
29 giugno 2024 19:22 JeanRobic
Il voto a Vingegaard, Van der Poel si sapeva si sarebbe staccato, quando mai ha retto delle salite più lunghe di 3km?

Pubblico: voto 2
29 giugno 2024 20:49 alerossi
Arrivare dopo danimarca e paesi baschi dove il pubblico è super non era facile, ma vedere strade semi vuote (neanche in salita c'era il pienone) è davvero deprimente. Ma qualcuno dei media generalisti ha sponsorizzato l'evento? Non mi è sembrato, allora voto 2 anche a loro.

Xalerossi..........
29 giugno 2024 23:30 9colli
ma che film hai visto??? ah ho capito hai preso un colpo di caldo !!!

X Alerossi
29 giugno 2024 23:35 Albertone
Cbia la tv, dai retta. Hanno intervistato anche Chiappucci da S.Marino in bici, che diceva che era pieno di gente

La storia del poco pubblico
30 giugno 2024 00:09 ghisallo34
Personalmente, ho visto un sacco di gente. Se Stagi non sapeva nemmeno, per sua stessa ammissione, dei limiti della piazza, di cosa parliamo ? Ma basta con queste polemiche sul nulla. C'era tantissima gente ovunque

Voto 10
30 giugno 2024 03:06 CarloBike
Voto 10 a Van Aert e Vingegaard. Con gli infortunii che hanno avuto,sono li davanti. Mi sembra il minimo ricordarlo. Ma aime', non fanno notizia

Due cosucce
30 giugno 2024 05:28 kristi
In primis , stagione nel suo tifo pogaciariano ormai tocca livelli ignoti . Il vero voto va dato ad un viggo che nonostante gli acciacchi ha messo la sua squadra a tutta negli.ultimi 50km , e SOLO grazie a ciò c è stato il brivido finale dell inseguimento ai due dsm ..

Errata corrige
30 giugno 2024 05:36 kristi
O lapsus ( freudiano? Boh)
Volevo scrivere barbotto nel commento precedente, non san bartolo

Il pubblico
30 giugno 2024 08:03 Buzz66
Siamo obiettivi, per favore. Il pubblico c’era sicuramente, ma non era lontanamente paragonabile a quello che si è visto in Danimarca e nei Paesi Baschi. Tra i -10 e i -2 sembrava una corsa di juniores italiani: un deserto.
Questo è inaccettabile visto che parliamo della corsa più importante del mondo. Purtroppo, in Italia il ciclismo lo abbiamo fatto morire…e questo è altrettanto oggettivo

@buzz
30 giugno 2024 10:46 Albertone
Appunto, siamo obbiettivi. Era pieno di gente. Ma fammi capire, guardi la corsa o conti gli spettatori. Questa polemichella va avanti da giorni. Firenze deve qualcosa a qualcuno, per caso ? Mi sembra strano continuare a parlare di numero di persone....boh.

Pubblico
30 giugno 2024 11:45 max73
Sul pubblico sono d'accordo con Alerossi.... Considerando la portata dell'evento (il terzo più seguito al mondo) e il sabato, il pubblico era francamente molto scarso, a parte sul Barbotto. Ma in fondo non si può sperare di più in una nazione in cui il ciclismo è relegato a sport di terza fascia, in cui per i principali 3 quotidiani sportivi esiste solo il calcio (abbiamo visto ieri sera il valore del calcio italiano!!).. Mi chiedo quanti italiani fossero a conoscenza del Tour che inizia dal ns Paese?

Pubblico
30 giugno 2024 12:02 alfiobluesman
Quante polemiche per il pubblico !! Quando il giro è andato in Francia vedi 2016, pubblico francese c'è n'era veramente poco , vedi arrivo Risoul . Penso che i Francesi non si siano minimamente posto il problema, ma noi si sa siamo Italiani.....

kristi
30 giugno 2024 12:06 fransoli
ma veramente il voto a van aert è stato dato... anche tu sei ossessionato da pogacar a livelli ignorti, tanto è vero che lo tiri sempre in ballo. in ogni tuo comento.... e poi che c'incastra vingegaard? La Visma ieri ha lavorato inutilmente per Van Aert mica per il danese... e aggiungo che se l'avesse fatto lo UAE quel lavoro eravate qua a criticare e a dire che corrono male.... peccate di ipocrisia, e siete anche un pò meschini nelle vostre valutazioni

JeanRobik
30 giugno 2024 14:04 Frank46
Si certo è normale che Vanderpoel si stacchi in una grande classica da qualche corridore su strappi un po' troppo lunghi, ma nelle classiche i migliori vanno a tutta per vincere.

Ti sembra davvero plausibile che Vanderpoel si stacchi su questi strappi da un gruppo così grande con tutti i big al risparmio?
C'era persino Pedersen, ti sembra che Pedersen vada più forte di Vanderpoel su questi strappi. Vanderpoel ha ottenuto due podi alla Liegi, uno dei quali con una grande prestazione.
Pedersen non può neanche puntare all' Amstel.
Sono andati pianissimo nelle ultime 3 salitelle.
Pedersen si era staccato già sul Barbotto ma Vanderpoel ha pagato molto più dazio.
Nelle ultime 3 salite sono andati pianissimo e Pedersen prima ha raggiunto il gruppone e poi non è stato più staccato.

Come fai a non vedere che Vanderpoel era lontano anni luce dal suo top? O è stata una giornata no o è venuto al Tour per allenarsi.

Secondo me è venuto al Tour per preparare le olimpiadi, più in là crescerà di condizione e tenterà di vincere una tappa con una fuga da lontano.

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