Domenica pomeriggio dopo un inizio di mattinata con pioggia battente al momento del ritrovo e della partenza da La Rosa presso i Magazzini Mangini, è uscito anche il sole sulla collina di Terricciola ad illuminare un Giro della Valdera che può vantare un ottimo bilancio e prospettive future interessanti.
“Una gara bella, con partecipanti di qualità, basta citare i due azzurri al vertice della classifica finale, Montagner e Sambinello – dice il c.t. azzurro della nazionale Dino Salvoldi presente alla tappa finale – alla quale per essere al top manca una cronometro individuale”.
A questa eventualità pensano da un po’ di tempo anche il presidente della società “Una Bici X Tutti” Claudio De Angeli, Federico Grassi e Daniele Brotini, la troika di riferimento di una manifestazione dove tutti lavorano con entusiasmo. Ma è chiaro che non è facile con i costi mettere in piedi un’altra giornata di gare e trovare dal punto di vista della viabilità un tracciato di una decina di chilometri per la disputa della gara. Qualcuno ha parlato della zona ai piedi della collina di Peccioli, potrebbe essere l’ideale e noi aggiungiamo che spetta ai comuni vicino al Giro della Valdera trovare il coordinamento necessario per poter arricchire una corsa già bella, interessante e combattuta come è stata la terza edizione firmata dal brillante e forte friulano Andrea Montagner della Borgo Molino Vigna Fiorita nei confronti di altrettanto bravi protagonisti come Enea Sambinello della squadra toscana Vangi Il Pirata Sama e Leonardo Consolidani della Work Service Coratti. Ricordiamo che la prima tappa a Pontedera è stata firmato da Riccardo Colombo (Pool Cantù GB Junior Team), quella da Casciana Terme a Chianni da Andrea Montagner, la terza e ultima da Tommaso Anastasia (Autozai Contri). Altri protagonisti ammirati della corsa terminata da 90 corridori su 150 partenti, Quaglia, Attolini, Ferraro, Travella, Guglielmi, Rolando, Fantini. Infine ci piace ricordare il lavoro appassionato di tanti addetti, dalla Polizia Stradale, al Gruppo della scorta tecnica Capannolese, a quanti all’interno della “carovana ciclistica” hanno dato il loro apporto, presagio per far crescere ancora questa corsa di assoluto riferimento per juniores.
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