L’appuntamento della prova in linea dei campionati italiani è sempre più vicino e domenica prossima a Firenze ci sarà in gara anche il detentore del tricolore Simone Velasco che proverà a difendere il titolo con le unghie e con i denti. E’ stato un anno magico per l’atleta del team Astana Qazaqstan che ha portato la maglia di campione italiano in tutto il mondo facendo incetta di emozioni e di esperienze che sicuramente conserverà per tutta la vita. Il Tour de Suisse è stata l’ultima gara da campione italiano, una corsa durissima di 8 giorni che è arrivata dopo un periodo carico di lavoro ma che è un ottimo trampolino di lancio per l’appuntamento tricolore.
«L’ultimo mese e mezzo per me è stato molto intenso, prima ci sono state le tre settimane del Giro d’Italia e poi subito dopo il Tour de Suisse - ha raccontato Velasco a tuttobiciweb facendo un bilancio della sua prima parte di stagione – il mio obiettivo nella corsa elvetica era quello di aiutare la squadra e infatti sin dalle prime tappe mi sono messo a disposizione di ragazzi come Mark Cavendish che stanno preparando il Tour. Sono stati giorni difficili soprattutto per il percorso molto impegnativo che mi ha però permesso di testare la gamba e capire il mio stato di forma. Nonostante la fatica si faccia sentire, anche nella cronometro finale ho provato a fare il mio meglio ed ora sono pronto a difendere il titolo tricolore».
Se è facile fare un bilancio sulle ultime gare, più difficile è invece farlo di un annata intera con il tricolore. Tutti abbiamo ancora negli occhi la sua incredibile vittoria a Comano Terme che l’ha incoronato campione italiano e adesso che sono già passati 365 è difficile lasciare andare. «Sabato quasi piangevo per l’emozione, sapevo che sarebbe stata l’ultima gara con la maglia da campione italiano» ci dice Velasco senza troppi giri di parole. Il toscano dell’isola d’Elba si è goduto le giornate in Svizzera accolto dall’applauso della gente, riconoscibilissimo con il tricolore che ha sfoggiato sempre con orgoglio. «Sono tanti i ricordi belli legati alla maglia, sicuramente il primo tra tutti è quello legato alla vittoria in Trentino, è lì che è iniziata la magia - prosegue Velasco – il tricolore è qualcosa che tutti sognano, ma poi quando lo raggiungi è incredibile, improvvisamente tutti ti riconoscono e ti ritrovi a rappresentare l’Italia in tutto il mondo. Ogni corsa a cui ho preso parte mi ha dato qualcosa di speciale, sicuramente c’è stato l’affetto del pubblico, ma anche la responsabilità di indossare una maglia che ha un peso enorme».
Oggi Velasco non prenderà parte alla prova a cronometro che l’anno scorso l’aveva visto sfiorare il podio, una scelta di squadra dovuta ad un percorso per nulla adatto alle sue caratteristiche, i 35 km intorno a Grosseto sono piattissimi e c’è bisogno di recuperare un po’ di energie. Gli occhi sono tutti puntati sulla gara in linea di domenica dove Simone metterà in palio il tricolore. «Sinceramente non ho ancora visto il percorso, il Ct Bennati mi ha mandato le specifiche ma mi sembra di intuire che sarà molto duro. In questo momento non sono il favorito ma farò di tutto per difendere il titolo» ci dice Simone promettendo di dare battaglia. Come sempre i campionati italiani saranno un terno al lotto e quasi sicuramente la salita di Collina, da percorrere 4 volte, di cui l’ultima a 8,6 km al traguardo, condizionerà la corsa. C’è tanta fatica sul volto di Simone Velasco che sSi emoziona a parlare del tricolore, dell’onore che ha avuto nell’indossarlo, ma anche alla voglia di difenderlo. «Nel caso non riesca difendere il titolo tricolore spero che la maglia dia al suo nuovo detentore tutto quello che ha dato a me: tanto onore ed emozione, ma anche la consapevolezza che nulla è veramente impossibile» ci dice Simone prima di salutarci ed ora per tutti l’appuntamento è per domenica a Firenze.
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