IVANO FANINI E QUELLE STORIE DEL GIRO D'ITALIA CHE PORTANO A LUCCA... GALLERY

INTERVISTA | 01/06/2024 | 08:08
di Valter Nieri

Un Giro d'Italia, quello appena concluso, che verrà ricordato a lungo in Lucchesia per le due tappe che hanno coinvolto Lucca, Viareggio e Torre del Lago ma anche per la prima partecipazione del nuovo "cannibale" Tadej Pogacar


Quando a Lucca si parla di Giro d'Italia e di consuntivi chi può farlo meglio di Ivano Fanini? Colui che ha partecipato con le sue squadre a quindici edizioni, vincendo con i suoi corridori altrettante tappe fra individuali e a squadre, con la classifica finale della maglia bianca conquistata da Stefano Tomasini nel 1988. La Fanini è stata l'unica squadra lucchese di sempre ad essere in gara al Giro d'Italia ed il suo esordio con la corsa rosa il destino volle che avvenisse proprio a Lucca nel cronoprologo del 1984. Difficile se non impossibile che un'altra squadra lucchese possa in futuro ripercorrerne le stesse orme.


«Un Giro dominato da Tadej Pogacar - dice il patron lucchese -: mi hanno colpito la sua personalità, il suo carisma e la sua determinazione. Un esempio per questa generazione ma in più vanno messe in eviudenza la sua generosità e la sua gioia nell'accontentare i tifosi come quando nello strappetto del Pianaro ha regalto la borraccia ad un bambino che lo inseguiva a piedi».

Come le è sembrata la qualità dei corridori a questa edizione?

«Quando fra i partenti c'è un fuoriclasse così, gli altri sembrano niente. Ogni epoca ha i suoi campioni, difficile fare un confronto con il passato perchè oggi le bici sono diventate più performanti, veloci e aerodinamiche. L'unico atleta in questo momento in grado di competere con lo sloveno è il danese Jonas Vingegaard, scoperto dal mio ex corridore Brian Pedersen: mi auguro ritrovi la condizione per il Tour e farci assistere così ad un altro epico duello».

Ogni anno quando c'è il Giro cosa le salta in mente?

«Mi emoziono a pensare quante volte le mie squadre sono state protagoniste. Ricordo i successi di tappa con Magnusson, Chioccioli, Bo Larsen, Convalle, Di Basco, Cimini e di altri in maglia Fanini. Lo sa perchè dico questo di risposta alla sua domanda? Perchè anche nei momenti più significativi di questo Giro c'è stato anche se indirettamente il mio zampino».

Si spieghi meglio...

«Nel percorso dei ciclisti che hanno prodotto azioni risolutive in questo Giro c'è un po' della mia storia. Ad esempio il gregario che ha tirato in salita per i sei successi di Pogacar è Rafal Maika, il polacco che fu portato a correre in Italia nel Gragnano Sporting Club da un mio ex corridore e direttore sportivo, il compianto Elso Frediani, scomparso ad agosto dello scorso anno. Frediani impuntò i pedali da giovanissimo in maglia Fanini e divenne diesse con le mie squadre. Maika è un suo prodotto quindi un po' di storia appartiene a me».

E ancora: «Un altro ciclista che è stato fra i grandi protagonisti del Giro è Jonathan Milan , incitore di tre tappe e della maglia ciclamino oltre ad aver ottenuto quattro secondi posti. Ebbene Jonathan è figlio di Flavio che io feci passare professionista nelle mie squadre dopo che lo vidi vincere al "Del Rosso". Altro protagonista Filippo Ganna che ha vinto la cronometro di Desenzano Del Garda. Ebbene Ganna è stato ciclisticamente scoperto dal mio ex corridore Florido Barale, successivamente passato a Marco Della Vedova e allenato in nazionale dal c.t. Marco Villa: tutti coloro che hanno contribuito alla sua crescita sono ex miei corridori ed anche in questo caso quindi ha influito in qualche maniera la storia con le mie squadre».

Ha accostamenti anche con Antonio Tiberi?

«Certo. Il talento ciociaro, che secondo me sarà l'erede di Vincenzo Nibali, è allenato da Michele Bartoli, vale a dire da uno fra i migliori talenti da me scoperto, messo in bicicletta e lanciato nelle categorie giovanili. Michele in età giovanile ha imparato tutto dal mio team, diventando uno fra i più forti corridori di sempre, tanto è vero che fu soprannominato "Leoncino delle Fiandre". Il suo allievo Tiberi ha vinto la classifica dei giovani ed anche questa maglia bianca. Non soltanto: anche il giovane tedesco Georg Steunhauser, vincitore della 17.a tappa da Selva di Val Gardena davanti a Pogacar e due volte terzo in altre due tappe, è allenato dal mio pupillo Michele Bartoli».

Un altro ex eccellente di Fanini è il canadese Mike Woods, che ha partecipato al Giro con il fiero obiettivo di conquistare un successo di tappa. Purtroppo si è dovuto ritirare dopo la tappa Genova-Lucca a causa di una caduta che gli ha provocato una commozione celebrale.

Indubbiamente a Ivano Fanini, oggi 73 anni, va dato il merito di un grande fiuto ciclistico avendo scovato nel tempo giovani di prospettiva, rinnovando le sue squadre una volta che questi spiccavano il volo verso formazioni più ambiziose.

da La Gazzetta di Lucca

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per scoprire i dettagli del Giro d'Italia 2025 dovremo aspettare gennaio. Lo ha confermato il direttore della Corsa Rosa, Mauro Vegni - oggi a Riva del Garda per l'assemblea annuale della AIOCC e la presentazione del Tour of the Alps...


Quali saranno i Grandi Giri che farà Tadej Pogacar nel 2025? Ne parlerà Joexan Fernandez Matxin DS dell’UAE. E il Giro d’Italia 2025 partirà veramente dall’Albania? Cosa risponderà Mauro Vegni, il patron della corsa rosa, in questo momento a...


Continua anche per il 2024 la partnership tra Alé, il celebre produttore veronese di abbigliamento da ciclismo di alta qualità e la UCI Track Champions League. Per l’evento Alé produrrà quasi 300 body su misura che saranno indossati dai migliori ciclisti su...


Ancora una volta in azione i soliti ignoti: hanno preso di mira il negozio dell'ex professionista Walter Delle Case a Gemona del Friuli. Hanno utilizzato un furgone come ariete per sfondare la vetrina del negozio di biciclette e poi, una...


Vincenzo Nibali è pronto a tuffarsi in una nuova avventura, questa volta su quattro ruote. Il campione siciliano, che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato il suo 40esimo compleanno, parteciperà al Monza Rally Show alla guida di una GR Yaris...


C’è un missile a due ruote che sta inanellando record sulle salite delle Alpi: ad ottobre ha strappato a Jai Hindley il record di scalata dello Stelvio dal versante di Prato allo Stelvio, settimana scorsa si è preso il record...


Oltre a lavorare in vista della stagione 2025, BePink-Bongioanni "torna in sella" con alcune delle sue specialiste della bici a scatto fisso. Dal oggi a sabato 24 novembre Vittoria Grassi e Andrea Casagranda si misureranno con un importante appuntamento su...


Le amicizie che nascono da bambini e spesso sui campi da gioco, sono forse quelle più forti e che si ricordano per tutta la vita. Così è anche per Remco Evenepoel, che ha voluto mandare un video messaggio speciale ad...


Il conto alla rovescia è iniziato, mancano ormai pochissimi giorni a Beking che sarà nuovamente una perfetta occasione per vivere una giornata piena di emozioni e di impegno a sostegno dello sport, della sostenibilità e solidarietà. La quarta edizione promette...


Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024