Un primo grande Giro da ricordare: è più che positivo il bilancio della Tudor Pro Cycling al termine della corsa rosa. Una Top-10 nella classifica generale con Michael Storer, dieci piazzamenti nella Top-10 di tappa e soprattutto con tanta esperienza maturata nelle tre settimane di gara.
«Sono super felice di questa top 10 - commenta lo scalatore australiano Michael Store - che dimostra dome posso lottare con i migliori per tre settimane. Se continuo a migliorare, forse un giorno potrò trasformare questa top 10 in un podio». Anche lo spavento seguito ad un piccolo incidente per le strade di Roma non ha rovinato la sua gioia dopo aver tagliato il traguardo vicino al Colosseo.
Soddisfatto dell’esito del primo Grande Giro della squadra anche il Direttore Sportivo Matteo Tosatto: «Siamo venuti qui per vincere una tappa. Non ci siamo riusciti, ma abbiamo costruito un grande gruppo e torniamo a casa con la consapevolezza di aver sempre dato il massimo. Abbiamo perso presto due corridori importanti per il nostro treno delle volate e non siamo riusciti a ottenere una vittoria allo sprint, ma per le tappe di montagna il nostro obiettivo è cambiato durante la gara, cisto che Michael ha corso con i migliori contendenti in classifica generale».
Guidare la truppa Tudor è stata un'esperienza diversa per Tosatto: «Dopo anni di lotta per il podio della classifica generale, ho vissuto questo Giro con le stesse emozioni. Sono molto contento dei risultati della squadra, mi è piaciuta l’atmosfera e sono molto orgoglioso del modo in cui abbiamo affrontato la gara».
Il Team Manager Raphael Meyer condivide il parere di Toso: «Abbiamo pedalato bene, davanti, assumendoci responsabilità, con la mentalità di un team WorldTour: una Top-10 in classifica generale al primo Grande Giro è un risultato enorme. Naturalmente c’è un po’ di delusione per il fatto di non aver vinto una tappa, ma dobbiamo mettere le cose in prospettiva. Siamo nel gruppo dei ProTeam da meno di un anno e mezzo».
Al di là dei risultati sportivi, Meyer è orgoglioso dei risultati raccolti: “Sono molto contento di come abbiamo vissuto queste tre settimane come gruppo. Abbiamo perso due corridori per strada, ma non abbiamo avuto incomprensioni né scontri. Abbiamo imparato molto l'uno dall'altro» spiega Raphi prima di aggiungere «Questo Giro è stato una pietra miliare. Dimostra che siamo capaci e che il cielo è il solo limite per questa squadra».
Sul traguardo con un grande sorriso sul volto, il proprietario della squadra Fabian Cancellara si è goduto l'arrivo del Giro per la prima volta: «Non ho mai vissuto l'ultimo giorno del Giro come corridore, quindi sono molto orgoglioso di poterlo fare ora in un ruolo diverso. L’esperienza che abbiamo accumulato lungo il percorso è la nostra più grande vittoria e sono convinto che aiuterà a portare la squadra ad un altro livello. Il futuro sembra luminoso e non vediamo l’ora che arrivi il nostro prossimo Grand Tour. Ma ora è tempo di una breve sosta prima che la stagione ricominci con lo ZLM Tour nei Paesi Bassi e il Tour de Suisse, un'altra corsa speciale per Tudor Pro Cycling».