I VOTI DI STAGI. AMMIRIAMO LE MAGIE DI POGACAR, L'IDEA DI QUINTANA, LA RESISTENZA DI TIBERI, LA SAGGEZZA DEL SIGNOR G

I VOTI DEL DIRETTORE | 19/05/2024 | 19:15
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 e lode. “Pogacar està tocando con la varita”. Ha la bacchetta magica, ha detto qualche giorno fa il suo allenatore spagnolo Javier Sola a “El Pais”. È da quindici giorni che parlo di Taddeo come di un fantastico Harry Potter del ciclismo, un maghetto con la bicicletta e la bacchetta di sambuco. Anziché il mantello dell’invisibilità, lui per l’occasione veste la maglia rosa della visibilità. È bello vederlo, ammirarlo in ogni suo movimento, seguirlo nel suo incedere semplice e sicuro che pare essere magia. È un gigante Taddeo, e se c’è un limite è quello di rendere attorno a sé tutto piccino, tutto lillipuziano. Basta dare una scorsa ai distacchi rifilati a questa tutt’altro che allegra brigata. Distacchi di altri tempi, si dice, ma Pogacar è un ragazzo del nostro tempo, che ci ha riportato semmai a quelli di Eddy Merckx. Magia.


Nairo QUINTANA. 9. Vuole tornare a fare Quintana, ma non è più il suo tempo, è quello di Taddeo. Lui ci prova e lo fa anche bene, pensa ad una tappa in un certo modo e fa di tutto per fare in modo che le cose accadano. Sa anche che in gruppo c’è un mago, che con un colpo di bacchetta, pardon, di pedale, fa quello che vuole. Oggi, però, Nairo fa Quintana e non sparisce. Resta lì.


Georg STEINHAUSER. 7. È il migliore di quelli che corrono il Giro d’Italia, perché ormai Tadej ha preso il posto di Longo Borghini come “regolateur”: anticipa e segnala situazioni in gruppo. Il tedesco della EF Education EasyPost prende posizione e non la molla più.

Romain BARDET. 8. La prende da lontano, come Quintana, quindi resta in avanscoperta per tutto il giorno e alla fine si porta in albergo un piazzamento che pesa.

Daniel Felipe MARTINEZ. 6. Il colombiano è sorpreso dallo scatto di Taddeo, ma poi resta sorpreso per come va via, con quale velocità e facilità. Alla fine la sorpresa si trasforma in meraviglia.

Geraint THOMAS. 6. Non ci prova nemmeno ad andare dietro a quello là, mica è un pollo. Sa perfettamente cosa c’è da fare in certe situazioni: si mette il giubbotto antiproiettile e procede ben coperto nelle retrovie.

Filippo ZANA. 6. Arriva appena fuori la top ten, al termine di una corsa molto difficile e faticosa. Se non si fosse scatenato l’inferno con il dinamitardo sloveno, forse avrebbe ancor più limitato i danni, ma le corse son corse e la fanno i corridori: se poi la fa Pogacar…

Thymen ARENSMAN. 8. Lavora con grandissima efficacia per il suo capitano Thomas. Alza il piede dall’acceleratore solo nel finale, dopo aver davvero evitato al gallese il tracollo.

Antonio TIBERI. 5,5. Vive forse la prima vera giornata difficile della sua giovane carriera. Rischia un crollo verticale, invece riesce a medicare la situazione, difendendo il suo 5° posto nella generale: hombre vertical.

Lorenzo FORTUNATO. 5. Paga quasi un minuto e mezzo a Tiberi e per un ragazzo che non è più un ragazzo non è pochissimo. Battuta d’arresto, ma non abbattuto. Si rifarà.

Alessandro TONELLI. 7. Dopo soli 3 chilometri di corsa si forma la prima fuga di giornata. Il ragazzo della VF Bardiani Csf Faizanè si trova a ruota di altri undici compagni di avventura, che è bene ricordare: Tobias Bayer (Alpecin Deceuninck), Harrison Wood (Cofidis), Lilian Calmejane (Intermarché Wanty), Bert Van Lerberghe (Soudal QuickStep), Caleb Ewan (Jayco AlUla), Davide Bais (Polti Kometa), Davide Ballerini e Simone Velasco (Astana), Laurence Pithie, Olivier Le Gac e Lewis Askey (Groupama FDJ). Questi i primi ingredienti di una tappa ricca di contenuti e saporita come poche. Una tappa che a molti partecipanti è restata sullo stomaco: non tanto perché era troppo cotta, ma perché cotti sono arrivati.

Alessandro DE MARCHI. 38. Compie gli anni il rosso di Buja, una delle creature ciclistiche nate nella fertile cantera della CTF, Cycling Team Friuli. Il rosso del rosso (perché anche Roberto Bressan, il grande capo, è rossocrinito) è di quella Buja che ha dato i natali ciclistici anche a Jonathan Milan, uno dei grandi protagonisti di questo Giro. Alessandro è corridore esperto, intelligente e sensibile. È uomo di memoria: di strada ne ha fatta parecchia in quindici anni di militanza professionistica, ma non ha mai dimenticato né da dove è partito, né tantomeno le persone che l’hanno aiutato a prendere il volo. Ed è ancora qui, che plana, leggero come uno spirito libero.
 

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COMMENTI
Tiberi 5.5 solo perché è al primo Giro
19 maggio 2024 19:37 Bullet
Prima tappa vera da grande giro e penso che sia stata presa con un po' troppa euforia da corridore e staff contro corridori che sui grandi giri si conoscono già molto bene...se si guarda alla classifica del tour of the alps, dove Thomas era solo in preparazione, è già tanto che sia dov'è ora in classifica...ha ancora un paio di tappe per non far pensare all'ennesima promessa a cui però manca qualcosa per essere là.

Voti
19 maggio 2024 19:41 italia
Sono grosso modo d'accordo con lei tranne per i voti a Pogacar e Gerenzio.
Pogacar non è oggi da 10 e lode ma da 10 e super lode per l' impresa ma anche lo scenario la difficoltà il sapore di ciclismo antico.
"Gerenzio" merita 7 perché si è difeso e ha tenuto la posizione in classifica. Tiberi non è crollato e questo è di vitale importanza.
Per finire un 10 e lode a Borut Pahor. Saluti a chi legge

🤣
19 maggio 2024 19:57 sbunda
Il giubbotto antiproiettile....Mitico diretto'

quintana voto 4
19 maggio 2024 20:38 maxlrose
non mi piace la gente come lui,si nasconde tutto il tempo ,non tira un metro e poi cerca il colpo di mano.
non c'entra il ciclismo,è proprio la persona che fa di queste cose che non mi piace . Per fortuna san Taddeo ha messo tutto al proprio posto.

Pagelle
19 maggio 2024 20:42 Anbronte
Scarponi per il direttore non esiste, ma che si dia una regolata

@maxlrose
19 maggio 2024 21:04 Bullet
Ce ne sono almeno altri due o 3 di colombiani/sudamericani che corrono così perché si vede per indole sono così...l'unico è Bernal che è un po' diverso ma gli altri corrono tutti in modo molto simile.

Nelle pagelle bisogna comprendere anche Rubio
19 maggio 2024 21:11 ghorio
Per adesso a Pogacar va tutto bene, ma , prima o dopo, può succedere che venga attaccato, magari da lontano. In ogni casi nei ciclisti da dare un voto, magari 7, anche a Rubio che ha vinto la volata sugli altri inseguitori.

Maxlrose
19 maggio 2024 21:21 Frank46
Quando uno è attendista e perde l' attimo va criticato, quando uno è attendista e sceglie l' attimo migliore per uscire allo scoperto e ottenere il risultato migliore possibile va elogiato.
C'era un gruppo di 47 corridori. Chi ha provato a muoversi prima non lo ha fatto perché era magnanimo, lo ha fatto perché ha pensato che fosse la tattica migliore.
Getshke era interessato alla maglia azzurra, Bardiani e Polti avevano la bellezza di 6 uomini a testa in avanscoperta e dovevano per forza fare qualcosa. Quintana ha corso bene. Anche in passato quando era uno dei migliori ciclisti al mondo veniva spesso criticato ma raramente c' era una ragione ogettiva per farlo. Anche nella famosa tappa mezza neutralizzata e mezza no bisognerebbe prendersela solo con l'organizzazione e con la giuria e al limite con i suoi tecnici.

Ghorio
19 maggio 2024 21:26 Frank46
Si lo attaccheranno per dargli dieci minuti. Qualsiasi attacco anche da lontano sarà al solo scopo di migliorare la propria posizione in classifica fino al massimo al secondo posto e/o vincere una tappa. Pensare che qualcuno che non si chiami Vingeegard voglia anche solo pensare di competere con Pogacar in un GT è fantascienza.
Se te metti una MotoGP a competere contro le Moto2 non è che è questione di mancanza di carattere se i piloti che guidano la Moto2 proveranno a lottare per il 2° posto.

Una parola anche per "l'Evenepoel de noantri"
20 maggio 2024 00:49 pickett
Secondo l'incauta definizione di Beppe Conti,qualche anno fa.Oggi penultimo a un'ora di distacco.Senza voto e senza ulteriore commento per non infierire.Diciamo che ci avevano preso in giro.

Polti
20 maggio 2024 06:48 Carbonio67
Articoli a fiumi,risultati zero

Carbonio67
20 maggio 2024 09:57 Frank46
Ieri hanno fatto una grande gara, si sono fatti valere pur non avendo i campioni che hanno gli altri team o il budget. Con 1/10 del budget dei migliori team e con la metà del budget degli altri piccoli team che vuoi che facciano.
Appena trovano qualche talento, l' anno successivo giustamente approda nel world tour.
Ma se non si scrivesse qualche articolo almeno su riviste e siti specializzati le nostre uniche squadre professional chiederebbero baracca e burattini.
Ti è difficile da comprendere che nessuno investe se non c'è un ritorno a livello pubblicitario?
Almeno un queste riviste e siti letti da 4 gatti potranno avere un po' di vetrina visto che i giornali sportivi principali parlano solo di calcio?

@ frank
20 maggio 2024 10:16 Carbonio67
Ti e' difficile capire che si pedala in strada ? Ecco,il ciclismo e' questo.

Carbonio67
20 maggio 2024 10:39 Frank46
E in strada si fanno valere con quel poco che hanno. Quante squadre World Tour sono ancora a 0 vittorie in questo Giro? La Polti gli anni scorsi ha comunque ottenuto due successi al Giro. Nelle gare minori hanno fatto diversi successi quest' anno, ieri hanno corso una bella tappa, tatticamente sono stati perfetti, non era facile portare quasi tutta la squadra in fuga e hanno fatto un bel passo. Piganzoli si è difeso e ci riproverà, difficilmente riuscirà a vincere ci sono scalatori più forti che stanno tentando la fuga in ogni tappa di montagna.

@ frank46
20 maggio 2024 11:35 Carbonio67
Piatto piange.

Carbonio67
21 maggio 2024 00:12 PaoloDgs
Che vuoi fa'... Qui o sei Pogi o non sei nessuno...

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