Jonathan MILAN. 10 e lode. Via col vento, a favore. Via con la gioia, nel cuore. Via con una tappa lunga più di 200 chilometri (207). Via sul filo dei 50 chilometri, orari (47.171 km/h, la media più alta di sempre per una tappa oltre i 200 km). Via con il rapporto giusto e l’attimo ideale il nostro JoJet, il nostro uomo volante, pilotato alla grandissima da una Lidl Trek ispirata. Volata caotica e nervosa: elettrica. Poi il gruppo si guarda e si allarga e davanti a sé JoJet si trova una porta spalancata. E lui la chiude.
Tim MERLIER. 4. Prende la posizione giusta, meglio ancora di quella scelta dal nostro JoJet, ma il suo colpo di pedale, oggi, è molto meno efficace e letale di quello del velocista friulano. Volata scorbutica e al limite del regolamento, con un netto cambio di direzione, che va ad ostacolare chiaramente la marcia di Molano, che deve mollare. Alla fine il collegio di giuria decide di retrocederlo in 89a posizione, ultimo del gruppo che si è arrivato a disputarsi la volata.
Kaden GROVES. 7. Gli Alpecin si organizzano, si agitano, si muovono e posizionano l’australiano, che però è chiaramente meno esplosivo di JoJet e di Tim: poi però per lui arriva un posto d’onore.
Giovanni LONARDI. 8. Con tutto il rispetto, fa un piccolo grande miracolo. I Polti Kometa lo portano lì, poi lui si arrangia da solo anche se ostacolato, chiuso, rallentato da Groves. Autogestione di alto livello e finisce in alto. Con l’«aiuto» della giuria è 3°
Laurence PITHIE. 6. Il 21enne neozelandese si fa finalmente vedere in questo Giro. Si butta nella mischia e ne esce un po’ frullato, ma non stravolto: tutt’al più vinto.
Juan Sebastian MOLANO. S.V. Fino ad un certo punto lo pilota la maglia rosa, che quando vede rosso si sposta accuratamente (e poco dopo finiscono per le terre). Molano cerca un varco, una via di fuga, ma Merlier lo blocca verso le transenne. Nulla di cattivo, ma per quanto mi riguarda la manovra è da cartellino rosso. Così la pensano anche i giudici.
Danny VAN POPPEL. 5,5. Dovrebbe fare le volate, ma non è semplice nemmeno per un corridore esperto come l’olandese.
Fernando GAVIRIA. 5,5. IL 29enne colombiano è uno dei veterani del gruppo. È anche uno dei corridori più cercati e apprezzati, ascoltati, per la sua simpatia. In quanto a velocità non è più quello di un tempo, ma diamogli tempo: è pur sempre una vecchia volpe.
Phil BAUHAUS. 5. Il 29enne tedesco non trova il varco, lui che generalmente è molto bravo a districarsi anche in situazioni complicate. Oggi era però molto complicato uscire da lì.
Enrico ZANONCELLO. 6. Il 26enne veronese dell’Isola della Scala ci prova e riesce ad entrare nella top ten.
Caleb EWAN. 5. Il piccolo velocista tasmaniano fa una piccola volata, troppo piccola per essere sua.
Edoardo AFFINI. 6,5. Prende e va, fin dai primissimi chilometri, con il suo compagno Tim Van Dijke nella Team Visma Lease a Bike e Thomas Champion della Cofidis. Prima fuga di giornata: è la fuga.
Tim VAN DIJKE. 6,5. Il 24enne olandese della Visma Lease a Bike si porta in albergo il Gpm di Pietracatella, anticipando Champion e Affini.
Thomas CHAMPION. 6,5. Due volate: il traguardo volante di Casacalenda e quello dell’Intergiro San Salvo Marina.
Romain BARDET. 6. L’esperto corridore Team dsm-firmenich PostNL) dopo la giornata di ieri affronta una tappa priva di problemi, se non quelli con la radiolina. Ieri giornata superconnessa, oggi si sarebbe volentieri sconnesso.