Jonathan MILAN. 10 e lode. Ganna Consonni Milaaaaannn!!! È il quartetto meno uno. Meno Lamon, che generalmente è l’uomo in più, che oggi è a casa, probabilmente a saltare sul divano come e quanto i propri compagni d’oro. Rischia di essere anticipato da Bauhaus, Jonathan, ma la freccia di Buja è veloce con le gambe e ancor di più con la testa. Sente il pericolo e apre il gas: fine delle trasmissioni. È un bomber micidiale, che finalizza il lavoro di una squadra che oggi non ha paura a prendersi la scena. Quarta vittoria stagionale, seconda al Giro, nona in carriera, numeri che dicono ancora poco di questo bellissimo atleta di soli 23 anni. Numeri ancora piccoli, per un ragazzo che è grande, ma che è destinato a crescere, per giganteggiare nelle volate del mondo.
Simone CONSONNI. 10 e lode. «Non sapevo se mollare per Pippo o tirare per Jonathan». La battuta finale di Simone vale la lode, anche perché il prima è da applausi a scena aperta. Felice come se avesse vinto lui, ma per certi versi ha vinto anche lui. Fa quello che è solito fare: cose importanti con la semplicità di chi è abituato a fare certe cose. Colpo d’occhio, abilità sublime e potenza da vendere: quando si dice pesce pilota, anche se oggi Simone è semplicemente inarrestabile: pescecane.
Kaden GROVES.8. Il 25enne australiano della Alpecin Deceunik resta coperto come pochi e quando esce è una vera saetta, ma là davanti c’è Jonathan: che è tuono.
Phil BAUHAUS. 6. Il 29enne tedesco del Team Bahrain è messo bene, prova ad uscire, ma davanti a sé c’è un muro: invalicabile.
Olaf KOOIJ. 6. Ha solo 22 anni l’olandese, ma le sue volate sono già da veterano, anche se oggi manca di malizia e resta là.
Tim MERLIER. 5. È lì, pronto a bissare il successo di ieri, ma rimbalza come trattenuto da una forza uguale e contraria a quella di Milan.
Davide BALLERINI. 6,5. Non è un velocista, ma un uomo veloce, che si butta nella mischia mettendo in mostra una buonissima volata, che gli vale la sesta moneta.
Fernando GAVIRIA. 5,5. Ad un certo punto ha dovuto inseguire e alla volata ci è arrivato con le polveri bagnate.
Enrico ZANONCELLO. 6. Il 26enne di Isola della Scala, terreno di un grande velocista come Nicola Minali, si butta nella mischia e regala alla VF Group Bardiani CSF Faizané un altro bel piazzamento nei dieci, a conferma di un Giro fin qui corso da veri protagonisti.
Giovanni LONARDI. 6. Decimo posto per il 27enne velocista veronese del Team Polti Kometa. Tanti i piazzamenti raccolti in questo inizio di stagione da questo ragazzo, che è campione di continuità.
Tadej POGACAR. 7. E il quarto giorno si riposò, purtroppo. Nessuna magia per l’Harry Potter del ciclismo, per questo maghetto privo del mantello di invisibilità, ma possessore di una maglia rosa che lo rende in gruppo visibilissimo. Il SignorG gli consiglia una giornata di tregua, Harry Potter mette da parte la sua bicicletta alata (Colnago) e fa una magia delle sue: compare solo nelle interviste, alla fine. Per oggi può bastare.
Lilian CALMEJANE. 7,5. Il 31enne transalpino della Intermarché – Wanty si aggiudica il Gpm posto sul Colle del Melogno. Alle sue spalle Francisco Muñoz (Team Polti Kometa) e Stefan de Bod (EF Education - EasyPost). Poi si sciroppa gran parte della tappa con il vento in faccia e la pioggia in testa. Arriva il sole? Lui torna sotto l’ombrellone.
Francisco MUÑOZ. 9. Il 23enne corridore di Oviedo del Team Polti Kometa si aggiudica il traguardo volante di Calizzano precedendo Stefan de Bod (EF Education - EasyPost) e Lilian Calmejane (Intermarché - Wanty). Suo anche il traguardo dell’Intergiro. Viene ripreso con il suo ultimo compagno di avventura Stefano de Bod dopo 180 chilometri di fuga, quando al traguardo ne mancano l’inezia di 4 e mezzo. Tanta fatica, ma tanti applausi.
Stefan de BOD. 9. Tutto il giorno di buona lena, suo il traguardo volante di Savona, davanti a Francisco Muñoz (Team Polti Kometa) e Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike), che è il primo del gruppo inseguitore. Lotta come un leone, anche se ci appare un levriero.
Filippo GANNA. 8. Il granatiere della INEOS Grenadiers prende e va fin dal chilometro zero. Entra nella fuga che condizionerà tutta la giornata, quella con Stefan de Bod (EF Education - EasyPost), Lilian Calmejane (Intermarché - Wanty) e Francisco Muñoz (Team Polti Kometa). Dopo poco però si rialza: ha in mente altro? Lui spiega: «Chidetelo alla squadra». Glielo chideremo. Non un inizio d’autore, ma un finale con un assolo degno di lui. Prende il Capo Mele a cinquanta all’ora. Va come un indemoniato, ma dietro ci sono demoni che gli offuscano la vista. Mentre gli altri lo vedono benissimo.
Biniam GIRMAY. 17. Giornata nera per il ragazzo eritreo. Scivola su strade saponetta ed è costretto ad andare a fare la doccia in anticipo: per placare la rabbia.