Brindano Jan Tratnik e la sua Visma – Lease a Bike all'Omloop het Nieuwsblad, la prima Classica belga dell’anno dominata dal team olandese sul traguardo di Ninove.
Tratnik in Belgio ha conquistato la vittoria più importante della sua carriera, andando a chiudere davanti al tedesco Politt e al compagno di squadra Van Aert, super favorito di giornata.
«Sono un po' sorpreso di questa vittoria - ha detto Jan Tratnik - Sappiamo di avere una squadra forte nelle Classiche primaverili e lo ha dimostrato il risultato di oggi. In passato non correvo molto in queste gare, poi ho iniziato ad aiutare i miei compagni di squadra come Van Aert».
Wout van Aert è arrivato terzo alle spalle di Politt e anche se non ha vinto si è mostrato molto contento per il successo del compagno di squadra, festeggiandolo subito dopo il traguardo.
Tratnik non faceva neanche parte del gruppo dei migliori quando la corsa è entrata nel vivo e lo sloveno non pensava di avere delle possibilità, per questo ha deciso di attendere e vedere come si sarebbe sviluppata la gara. Fortunatamente il lavoro di squadra ha dato i suoi risultati e il corridore della Visma-Lease a Bike è riuscito a tornare davanti, sfruttando il marcamento tra Van Aert e Laporte con i loro avversari, e ad attaccare, seguito dal solo Nils Politt.
«La squadra è stato fondamentale oggi: grazie a Van Aert, Laporte e Jorgenson, che hanno fatto un buon lavoro davanti, sono riuscito a rientrare. Mentre aspettavo nel gruppo non mi sono potuto rilassare, perché dovevo attendere il momento giusto per rientrare sugli altri. Alla fine tutto è andato nella giusta direzione e io penso poi di aver fatto la cosa migliore».
Nello sprint lo sloveno alla fine non ha avuto problemi ed è riuscito a superare anche il tedesco Politt: «Nell’ultimo chilometro non ero certo di essere più veloce di Politt. Lui è partito da lontano e io sono riuscito a rimontarlo e ad arrivare primo».
Per Tratnik, che è campione nazionale sloveno della crono, questa è la dodicesima vittoria da professionista, sicuramente la più importante.
«Se questa è la più grande vittoria della mia carriera? Sì, penso proprio di sì e la metto anche davanti alla vittoria di tappa al Giro d’Italia. Non so se con questa vittoria sono salito nell’ordine gerarchico della squadra. Penso che questa domanda dovrebbe essere fatta alla dirigenza del team. Per me vincere oggi è stato molto importante perché ho sempre fatto l’aiutante e oggi invece ho vinto io. Ed è ancora più bello perché Wout è salito sul podio con me».