Van der Poel ancora una volta ha stregato il pubblico e con la tranquillità dei veri campioni ha conquistato il suo sesto titolo mondiale nel ciclocross. Una gara straordinaria con il pubblico che acclamava l’olandese a ogni giro di circuito, ma forse questo non basta più al campione e per questo potrebbe decidere di lasciare questa specialità del ciclismo, nella quale ha praticamente vinto tutto.
Dopo aver conquistato sei titoli mondiali, l’olandese è a un solo titolo dal record leggendario di Erik De Vlaeminck, e forse questo record potrebbe essere per lui l’unico motivo per continuare a correre nel fango. «Sarebbe anche l'unica ragione per me di continuare a correre - ha detto Van der Poel in conferenza stampa –. La maglia iridata ha la sua importanza e quel record di di De Vlaeminck è sicuramente nella mia mente. Anche dopo che lui ha smesso di correre da anni, la gente continua a parlarne e questa è una cosa che mi piace».
Van der Poel vince facile e forse anche per questo, il suo interesse per il ciclocross sta diminuendo. Prima c’erano le sfide con Van Aert, ma adesso il belga ha deciso di concentrarsi in modo quasi esclusivo sulla bici da strada.
La grande domanda in conferenza stampa ha riguardato il futuro di questo campione e se ci sarà ancora la possibilità di vederlo correre ad un Mondiale. «Il ciclocross mi prende tante energie e non parlo solo della gara, ma di tutto quello che c’è intorno. Non è una decisione che posso prendere da solo».
I fratelli Roodhooft, dirigenti della Alpecin-Deceuninck, devono la loro fama soprattutto al mondo del ciclocross e per questo potrebbero non essere favorevoli ad un abbandono da parte di Van der Poel di questa disciplina. A Tabor il team manager Philip Roodhooft ha tenuto un profilo basso e si è limitato a dire che ogni decisione verrà presa con la giusta calma. Intanto van der Poel a breve comincerà la sua stagione su strada, ma ancora non ha comunicato quale sarà il suo calendario definitivo. Il 2024 è un anno speciale a causa delle Olimpiadi e per Van der Poel le gare di Parigi hanno la precedenza.