MOSER, SARONNI E QUELL'INCONTRO IN CAMPO NEUTRO CON UNA PROMESSA...

NEWS | 10/11/2023 | 10:37
di Pier Augusto Stagi

Prima di ripresentarsi davanti alle telecamere si sono presi un caffè, o meglio, Saronni ha preso un caffè, Moser un Crodino: meglio non confondersi. Si sono ritrovati dopo mesi di gelo e rancore, per le parole spese sul Corriere della Sera, sulla loro eterna rivalità, su quelle differenze caratteriali che ci sono e non hanno mai celato. Per quel modo di presentarsi: uno schietto, l’altro franco. Uno ruvido, l’altro scaltro. Uno tanta forza, l’altra tanta testa. Entrambi però campioni di prima grandezza, che ci hanno costretto a parlare di loro ancora oggi. Nessun abbraccio, solo sorrisi e l’impegno di rivedersi, solo tra loro, per chiarirsi, per dirsi cose che è giusto che si dicano e che restino “nello spogliatoio”.


A 35 anni dall'ultima sfida su strada e a 232 giorni da un duello verbale (sul Corriere della Sera), come scrive sempre oggi sul Corrierone Marco Bonarrigo, Beppe e Francesco si sono ritrovati in terreno neutro. Nella sede Rai di Corso Sempione, negli studi di Radiocorsa, la trasmissione condotta da Andrea De Luca. Il pacificatore Beppe Conti, che di Francesco è stato il cantore e di Saronni oggi è l’autore di “Saronni, Godwood e le altre verità”.


Il patto era: vediamoci ma lasciamo da parte le vecchie ruggini. Così si è parlato di qui caratteri così diversi e infiammabili, con Saronni divertito che candido confermava: «a lingua lunga, ero giovane, dicevo apposta cose cattive per innervosirlo. Era una tattica, tutto faceva gioco per poterlo battere». E il trentino di rimando: «Certo che mi innervosivo, specie quando diceva cose non vere».

Deposte le armi, un momento intimo. Saronni: «Eravamo troppo diversi, andare d'accordo era impossibile». Moser: «Se non ci fossimo fatti male a vicenda avremmo vinto molto di più».

Poi però Saronni, in attesa di incontrarsi con l’eterno rivale, allunga una carezza. Rende l’onore delle armi al grande campione trentino. «Quando ho vinto il Mondiale a Goodwood ricordo che tu, che eri un mito, a un certo punto mi hai guardato come per dire: adesso tocca a te, vai e vinci. Beh, ho apprezzato». Ha apprezzato anche Moser.

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COMMENTI
Bellissima rivalità
10 novembre 2023 14:04 Panassa
Ho iniziato a seguire il ciclismo proprio con saronni e moser mio padre stava con Beppe. Ci vorrebbe oggi una rivalità così tra 2 grandi campioni italiani. All'epoca il numero 1 ricordo fosse hinault

Curiosità
10 novembre 2023 16:08 pickett
Ma cosa si erano detti sul Corriere?

Xpanassa
10 novembre 2023 21:01 italia
Hinault era il n.1 per quanto concerne il ciclismo specialita strada e per i giri; per il ciclismo strada corse monumento e importanti c'erano anche altri più o meno dello stesso livello; per quanto concerne il ciclismo specialita pista .... il più forte è stato Francesco....

Corriere del 23 marzo 2023
10 novembre 2023 23:50 bove
https://www.corriere.it/cronache/23_marzo_23/moser-contro-saronni-049568a2-c8ee-11ed-85b6-6207f76c958d.shtml

@ italia
11 novembre 2023 07:28 Arrivo1991
Hinault vinse ogni classica che desiderava. Ed era obbiettivamente di un'altra categoria rispetto ai nostri alfieri. La Roubaix dell'81 parla da se. Moser nulla pote'....

Hinault
11 novembre 2023 10:20 Panassa
Si io ero giovanissimo quando ho iniziato a seguire e c'erano appunto moser saronni . Hinault beh parla la carriera. Come dice Beppe conti è stato l'ultimo dei grandi. Moser e saronni correvano molto durante l'anno come ha detto infatti moser l'altra sera. Però è anche vero che al tour de france quasi quasi sono 2 sconosciuti. Oggi invece più che mai a livello mediatico ed economico fare il tour è quasi obbligatorio

Xarrivo1991 e considerazioni ... fuori dal coro
11 novembre 2023 14:54 italia
“Hinault vinse ogni classica che voleva”, ma non ha mai fatto il record dell’ora, tutti i primati consequenziali ne è stato titolato su pista. Poteva fare. ma non l’ha fatto. La mia visione dei palmares dei campioni del ciclismo è differente da quella tour centrica prevalente in materia, ossia è forte quello che vince il Tour , ma bensì comprende tutte le specialità, settori e concede e dà dignità a tutte le vittorie e record dalle piu piccole a quelle piu grandi Tipico esempio di questo visione antitetica attuale, è quella tra Vingegaard o Pogacar ossia chi è piu forte chi ha vinto il Tour o chi il primo in classifica nel ranking? In merito all’osservazione sulla Roubaix in cui Moser nulla potè ha un valore relativo ed episodico e la rigiro con Saronni nei confronti del quale Hinault nulla potè quando fu staccato da Beppe in salita alla Freccia Vallone.
Riguardo al confronto chi è stato più grande tra Hinault e Moser, inteso come ciclista omnispecialità, non è detto che il raffronto sia scontato a favore del primo; da un lato il francese ha vinto giri e tour, ma quello che ha fatto Moser su pista è qualcosa di unico, eccezionale ed è stato guidato in maniera superlativa.
Ha fatto 2, dico 2 record dell’ora assoluti (bravissimo lo staff), con doppi record mondiali delle distanze intermedie 5,10 e 20 km, ha fatto i record dell’ora in tutti i tipi di velodromi ( in altura, a livello del mare, coperti non scoperti non quelli ……sotterranei perché al momento non esistevano) ha abbattuto il muro dei 50 km orari (abbattendo un muro il record ha piu valore: esplicito in riferimento al record di Lambie e Ganna sui 4 km , per me quello di Lambie ha più valore di quello di Ganna in quanto ha abbattuto il muro dei 4’); Francesco ha vinto diverse Sei Giorni e nelle vittorie complessive ha vinto 60 corse in piu di Hinault (273 a 216 circa)
Per non dire che è stato campione del mondo dell’inseguimento su pista.
Quando Saronni l’altro giorno diceva che gli era stato proposto di fare il record, ma non l’ha fatto ha perso un’occasione gigantesca sfruttata in maniera eccezionale del “montanaro” Moser.
Riguardo al raffronto tra Record dell’ora e Tour de France nella mia concezione personale il primo ha un valore discretamente superiorein quanto il Tour è una GARA il record dell’ora è un LIMITE UMANO con valenza di rappresentanza esterna del ciclismo: mi spiego quando in qualche classifica si riporta quando va forte un essere umano, una macchina, una moto, un nuotatore …. Il rappresentante del ciclismo è il primato dell’ora o dei 200 metri lanciati nella classifica delle velocità di punta.
Altra considerazione è che il record dell’ora ha un valore ASSOLUTO indipendente dal tempo; mentre nel caso del Tour questo valore è relativo ossia ci sono dei periodi che la corsa è importante altri che non viene considerata allo stesso livelloe comunque variabile nel tempo.
Ricordo per finire che questa è una mia opinione personale.
Saluti a chi legge


Hinault, Saranno e Moser
11 novembre 2023 16:47 PULVI13
Non c è dubbio che Hinault sia stato più forte dei nostri due campioni. Vorrei però ricordare che Moser nella sua unica partecipazione al Tour terminò settimo...

Pareri
12 novembre 2023 16:10 Panassa
Io mi fido dei pareri di tutti. Se mettiamo dentro ciclismo su strada e su pista ok il discorso su moser. Ma io parlavo di ciclismo su strada. Moser e saronni non erano proprio corridori da corse a tappe. Al giro d'italia erano anche molto tutelati dal percorso. Al tour rimangono 2 sconosciuti. Erano sicuramente 2 grandi campioni ma mi pare che è fuori discussione che hinault fosse più completo. Persino pogacar lo è.

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