Peter Sagan annuncia la sua partecipazione a Beking in programma per il prossimo 26 novembre a Monaco, celebrando la fine di un’incredibile carriera su strada attraverso momenti speciali con i tifosi e i piccoli campioni di domani.
“Credo sia importante dare la possibilità di condividere un momento in sicurezza assieme in bici” ha spiegato il pluricampione del mondo. “Beking lo permette. La pedalata sul circuito di Monaco è infatti un piacevole e divertente momento da trascorrere in compagnia.”
Sagan che l’anno prossimo si dedicherà ad un altro suo grande amore - la MTB - si è anche soffermato sul ruolo fondamentale di questo evento: l’educazione alla cultura della bicicletta rivolta ai più piccoli. Sviluppare la giusta attitudine e approcciarsi al mezzo perfetto per un futuro sostenibile sta diventando una sorta di esigenza.
“Sicuramente ora c'è una sensibilità diversa nei confronti della bicicletta rispetto a quando ero piccolo io” ha continuato. “Per noi non era solo un mezzo di trasporto, era un gioco. Adesso i bambini hanno molto e sta a noi indirizzarli verso uno stile di vita rispettoso della natura e sostenibile. Dobbiamo però farlo con la consapevolezza che la strada è di tutti e bisogna rispettare le regole. Beking è una buona occasione per far vivere loro un'esperienza di divertimento ed educazione.”
Dal villaggio alla mascotte, passando per le gimkane e le attività didattiche, sono previsti tanti momenti interattivi che coinvolgeranno anche le famiglie, avvicinandole sempre più al ciclismo, non solo come sport ma anche come divertimento e mezzo per contribuire al cambiamento sociale.
“Non è strettamente necessario che i bambini si approccino a questo sport per farne una carriera” ha sottolineato Sagan. “Il ciclismo è un modo per collezionare momenti e stare con gli amici. Bisogna che i genitori, prima di loro, siano aperti a questo e sappiano introdurli nel modo più corretto. Beking può offrire molti spunti in merito. Certo poi è necessario che le infrastrutture seguano il trend e che tutto diventi a poco a poco sempre più una naturale abitudine. Mi piacerebbe essere testimone di questo cambiamento, insieme ad altri miei colleghi che ritroverò con piacere a Monaco. Come personaggi pubblici, tocca a noi dare l’esempio e la cosa positiva è che a Beking saremo veramente in tanti a supportare questo progetto di educazione e sostenibilità.”
Il ciclismo insegna a far squadra, in corsa come nella vita, e i campioni si ritroveranno domenica 26 novembre uniti dallo stesso intento, aiutare e sensibilizzare sulle cause che l’evento supporta.
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