Remco Evenepoel ha deciso di non nascondersi e se ieri dopo la tappa ha preferito il silenzio, in serata ha voluto ringraziare la squadra, assumendosi ogni responsabilità e senza incolpare nessuno, ha detto di essere rimasto senza carburante in corsa.
«Oggi il serbatoio era semplicemente vuoto - ha scritto Evenepoel in un messaggio su Instagram - Se fai tutto quello che puoi, non dovresti avere rimpianti dopo. Vorrei ringraziare la mia squadra per il supporto. Sono rimasti al mio fianco tutto il giorno. I lupi non si arrendono mai».
Quindi lo stesso corridore ha voluto rassicurare sul fatto che la sua salute non ha influito sulla corsa, ma che tutto può essere spiegato con una crisi.
Purtroppo però per Remco Evenepoel, il suo primo incontro con i Pirenei alla Vuelta è stato un'enorme delusione e non sarà lui a indossare la maglia del vincitore a Madrid. La crisi del fiammingo è iniziata sul Col d'Aubisque, e sul Tourmalet è arrivato con un ritardo di 27'05" dal vincitore di tappa Jonas Vingegaard.
Remco domani ripartirà con la maglia di campione nazionale, perché ieri ha perso anche la maglia bianca, simbolo del giovane migliore in gara. In casa Soudal-Quick Step sono tranquilli e non pensano che quanto accaduto ieri in gara, in qualche modo possa influire sul futuro di Evenepoel. Per quanto riguarda una possibile partecipazione al Tour de France il prossimo anno, la squadra preferisce non rispondere, ma sono certi che Evenepoel presto darà segnali importanti di ripresa e che quindi non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi per il suo futuro.