Tra i favoriti per la vittoria di oggi c’è anche Tadej Pogacar, il campione sloveno che per questo Mondiale non vuole sbilanciarsi sui favoriti. «Sarà una vera e propria lotteria, non ci sono favoriti evidenti, qualcuno nel gruppo potrebbe anche sorprendere».
Pogacar ha un palmares straordinario, ma tra le sue vittorie manca ancora il titolo Mondiale. Lo sloveno è sereno e ieri ha spiegato che la maglia iridata è un sogno che prima o poi riuscirà a realizzare. «E’ un mio desiderio da sempre la maglia iridata, ma è molto difficile festeggiarla in questa edizione del Mondiale. Devi essere il migliore al mondo in questo giorno e non è facile, per questo che tornerò ogni anno finchè non avrò realizzato il mio sogno».
Pogacar si sente bene e il secondo al posto al Tour de France dopo i successi nelle Classiche di primavera lo portano ad essere uno dei favoriti anche dai bookmaker. «Sono in tanti ad avere chance di vittoria, sarà molto difficile controllare la gara. Alla fine, qualcuno prenderà l’iniziativa. Questa è la più grande gara di un giorno della stagione, solo che a differenza degli altri anni cade in un periodo leggermente diverso. Questa volta corriamo il mondiale subito dopo il Tour».
Già molti altri corridori dopo la ricognizione hanno spiegato che il percorso è facile solo in apparenza e che le molte curve lo rendono insidioso. «Spero di avere buone gambe perché il percorso è molto complicato e impegnativo, quindi la gara sarà molto selettiva. Penso che sarà molto interessante. Sono contento di poter essere al via con la mia nazionale».
Durante il Tour de France il polso dello sloveno aveva ancora qualche problema, mentre adesso sembra che tutto sia finalmente risolto.
«Mi sento bene e anche la mia mano va abbastanza bene. Penso e spero di essere pronto, ma lo vedremo domani dopo qualche giro. Poi ci sarà la cronometro la prossima settimana e sarà sicuramente una bella corsa. Le gambe dopo una corsa come il Tour possono ancora girare bene, ma è importante essere preparati nella testa. Cercherò di divertirmi e di godermi la corsa il più possibile».