Questo è un Tour de France da record e lo dimostrano chiaramente i distacchi di oggi nella crono valida come sedicesima tappa. E a farne le spese è stato Tadej Pogacar che ha dovuto concedere ben 1'38" a Vingegaard: «Francamente non mi sono sentito al meglio nella seconda parte, non è andata bene per me. Speravo in una differenza minore e magari anche di vestire la maglia gialla».
Fin da subito le differenze sono apparse evidenti, ma se il danese è stato il più veloce, lo sloveno ha comunque battuto Van Aert. «C'è stata una bella differenza tra noi. Ma ho ottenuto un buon tempo intermedio sulla prima salita ed ero felice di essere 20 secondi davanti a Van Aert. Stavo guadagnando bene su di lui, ma stavo perdendo contro Vingegaard».
Lo sloveno, che veste la maglia di miglior giovane ed è al secondo posto della classifica generale, sull’ultima salita ha mostrato in viso un’espressione di fatica. «Ho cercato di limitare il ritardo, ho fatto del mio meglio, ma è andata così».
Oggi è iniziata la terza e ultima settimana del Tour e mancano ancora delle tappe difficili prima di arrivare domenica a Parigi. «Non è certo la fine del Tour de France, oggi, soprattutto se domani pioverà davvero... Posso dire che si preannuncia una giornata interessante. Abbiamo davanti a noi le due tappe più impegnative e difficili di questo Tour. Possono succedere molte cose, chiunque potrà avere una buona giornata: se sarà come sul Marie Blanque, allora domani sarà la mia giornata».