Come ieri Anna Bonassi, anche oggi c'è un Esordiente 2° anno che a Darfo Boario vince il campionato italiano dopo essersi aggiudicato quello dei 1° anno l'anno scorso. Si tratta di Andrea Endrizzi, veneto della Città di Marostica, che precede Alberto Donà (Cartura Nalin) e Lorenzo Ferraro (laziale della Coratti) con Samuele Brustia (piemontese della Madonna di Campagna) a lanciare la volata ma rimanere fuori dal podio.
Ad animare la corsa da inizio a fine è l'atteggiamento offensivo del Veneto e del Lazio (rappresentato per 7/8 dal team Coratti) con la fuga solitaria di Giovanni Pasin della Sandrigo nella prima metà del percorso da 54 km e l'azione di coppia di Xavier Bordignon (Postumia 73) e Lorenzo Ferraro nella seconda metà. A loro si aggiunge ben presto il camuno Angelo Berberi. Il trio veneto-lazio-lombardo fa a braccetto lo strappo di Erbanno e il giro finale con delicato passaggio sul ponte ciottolato sull'Oglio, mentre alle loro spalle il gruppo esplode nel tentativo di riprenderli.
Un'esplosione che porta però al ribaltone: sulla decisiva salita di Via Panoramica, i tre al comando si studiano e si controllano troppo, con il solo Ferraro a rilanciare, allora rinvengono degli inseguitori e nella discesa che precede l'ultimo chilometro sono in quattro ad andar via.
Il quartetto si gioca dunque il tricolore allo sprint, col risultato sopra descritto. Doppietta veneta in questa gara e doppietta per Endrizzi come detto: stamattina il nonno del ragazzo, che stamattina aveva dichiarato che il nipote aveva la forma giusta. Pronostico rispettato!
Queste le parole del bi-campione nazionale Esordienti, che è stato a ruota fino ai metri conclusivi per sparare il colpo giusto: «Non ci credo, incredibile, un sogno che si realizza! Noi e i laziali abbiamo tentato la fuga con diversi ragazzi, io non ho tirato e mi sono nascosto finché sulla Panoramica Samuel Zorzetto (che come club corre per la Forniture Moro C&G Capital ndr) mi ha riportato su quelli davanti e ci siamo ritrovati in quattro nei chilometri finali. Il Veneto ha fatto un gran gioco di squadra per portarmi a disputare la volata ristretta: è la mia settima vittoria stagionale, nella nostra regione siamo tanti corridori forti e quando c'è da fare gruppo in queste occasioni utilizziamo in modo davvero virtuoso la competitività. Dedico questa maglia a chi mi ha seguito e preparato, ossia staff tecnico e famiglia: quando torno a Marostica facciamo un festone.»
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