L'ULTIMA VOLTA CON COSÌ POCHI ITALIANI AL TOUR? FU "L'ANNO DEL MAGRO"

STORIA | 27/06/2023 | 17:36
di Nicolò Vallone

Daniel Oss, Jacopo Guarnieri, Matteo Trentin, Alberto Bettiol, Gianni Moscon, Giulio Ciccone, Luca Mozzato. Sette italiani di altrettante diverse squadre. La remota speranza di arrivare a otto è stata fugata stamattina dalla conferma dell'esclusione di Bagioli da parte della Quick Step. Come avrete letto su tutte le testate sportive, si tratta del record negativo di partecipazione italiana al Tour de France negli ultimi quarant'anni: un dato corretto, al quale noi vogliamo dare una connotazione storica ancor più precisa.


L'ultima edizione con meno italiani è infatti quella del 1983: esattamente quarant'anni fa, appunto. Quando ancora i francesi riuscivano a fare la voce grossa in casa propria. Nel quinquennio precedente, quattro volte aveva trionfato Bernard Hinault. In quell'83 Hinault dovette dare forfait per infortunio, e ci pensò il suo sostituto Laurent Fignon a indossare la maglia gialla a Parigi.


A noi in questa sede però interessano gli italiani in startlist, giusto? Dei 15 team che parteciparono a quella Grande Boucle, ce n'era uno italiano: la Metauro Pinarello, che correva per il leader Lucien Van Impe (già vincitore del Tour 1976 in maglia Gitane Campagnolo). Dei nove uomini che la squadra diretta da Poggiali e Battaglini portò a supporto di Van Impe (ogni formazione allora schierava fino a dieci effettivi) sei erano italiani: Alfio Vandi, Nedo Pinori, Pierangelo Bincoletto, Marco Franceschini, Marco Groppo e Riccardo Magrini. Contrariamente ai 7 nostri connazionali di questo 2023, i 6 del 1983 erano quindi tutti compagni.

In quell'occasione la Metauro Pinarello conquistò tre tappe: la prima, col velocista olandese Frits Pirard; la settima, con Magrini; la diciannovesima (su 22) proprio con Van Impe, che vinse la classifica scalatori del Tour per la sesta volta in carriera. Ebbene sì, quell'edizione così povera di italiani fu quella della mitica vittoria del "Magro" sull'isola d'Oleron, quando il gruppo riprese il fuggitivo belga De Cnijf a 1200 metri dall'arrivo e subito dopo la flamme rouge il classe '54 di Montecatini preparò e piazzò il colpo da finisseur. Era venerdì 8 luglio 1983.
Un mese e mezzo prima, sabato 21 maggio, Magrini aveva vinto a Montefiascone la nona tappa di un Giro d'Italia dove Van Impe avrebbe fatto sua anche lì la maglia dei GPM (e Beppe Saronni la generale, per la cronaca). Insomma, fu l'annata magica dell'attuale commentatore di Eurosport, che l'anno prima aveva ottenuto la prima vittoria da professionista al Giro di Reggio Calabria: con le due affermazioni a Giro d'Italia e Tour de France dell'83, fissò dunque il suo palmarès a tre successi. Non tantissimi, ma di assoluta qualità.

Tornando a discorsi prettamente numerici, i puristi della matematica potrebbero obiettare che i 6 corridori su 149 partecipanti totali del Tour di quarant'anni fa, considerati in proporzione, erano "di più" rispetto ai 7 su 176 di oggi. Volendo allora stroncare ogni discussione e trovare un'edizione del Tour insindacabilmente con ancora meno italiani, facciamo un passo indietro di pochissimi anni: nel 1980 e nel 1981, per congiunture astrali legate a scelte di corridori e squadre, addirittura per due anni consecutivi nessun corridore italiano (e sì che erano i tempi di Moser, Saronni, Argentin & co.) partecipò alla Grande Boucle!

Copyright © TBW
COMMENTI
Contestualizzazione storica
27 giugno 2023 17:42 vecchiobrocco
negli anni 80, il Tour non lo facevano nemmeno vedere sulla Rai...alle squadre italiane importava solo il Giro (dove invece 80-90% dei partenti era italiano). Nel contesto ciclistico attuale, dove il TdF è "LA GARA DELL'ANNO", fa ancora più male vedere una partecipazione così risicata

" magro"
27 giugno 2023 18:59 Panassa
Grande magrini competente e simpatico.

questo
27 giugno 2023 23:59 Line
per il momento e quello che passa il convento per noi italiani , pero spero faccia riflettere le istituzioni nelle categorie minori

Una spedizione ambiziosa
28 giugno 2023 00:19 pickett
Abbiamo almeno tre uomini che possono lottare fino in fondo per la maglia nera(o lanterna rossa che dir si voglia).Alla faccia di chi dice che il nostro ciclismo é in crisi.Il mio personalissimo pronostico,ammesso e non concesso che riescano ad arrivare a Parigi,é il seguente:penultimo Mozzato,ultimo Moscon,ultimissimo Jacopo Guarneri.E voglio vedere chi ci batte nella nostra specialità.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Consiglio della Lega del Ciclismo Professionistico si congratula con il presidente Roberto Pella, riconfermato nella giornata di ieri a Torino, per i prossimi cinque anni, nel ruolo di vicepresidente di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Durante la cerimonia, Pella,...


Si è svolta questa mattina al Centro Congressi di Riva del Garda l'Assemblea AIOCC, che riunisce gli organizzatori di gare ciclistiche da tutto il mondo. Oltre al presidente Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, sono intervenuti anche il Presidente dell’UCI...


Novità in casa Team Biesse Carrera, florida realtà ciclistica bresciana che ha terminato da poche settimane un 2024 da protagonista tra la formazione Continental e l'intero vivaio sia maschile sia femminile. Il sodalizio ciclistico annuncia la nomina a presidente di...


La recedente modifica del codice della strada ha segnato un passaggio epico per chi pedala in Italia: il metro e mezzo per il sorpasso sicuro è finalmente legge. Si tratta di un traguardo importante perchè per la prima volta la misura...


Il fiorentino Saverio Metti, attuale presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo, ha sciolto i dubbi e si presenterà quale candidato alla vice presidenza della Federazione Ciclistica Italiana, la cui assemblea elettiva delle società è fissata per domenica 19 gennaio...


Jonas Vingegaard al Giro? La porta resta aperta ma il campione danese ha ben chiaro che la poriorità per lui e per la Visma | Lease a Bike resta il Tour de France. In una iuntervista concessa all'emittente danese Tv2,...


Sergio Meris ha vinto un'appassionante corsa all'ultimo punto e meritato la vittoria nell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Jayco AlUla riservato agli Élite. Il 23enne bergamasco della MBH Bank Colpack Ballan CSB ha preceduto Nicolò Garibbo della Technipes InEmiliaRomagna, vincitore lo scorso...


Il 31 dicembre 2024 è il termine ultimo per tutte le associazioni sportive che dovranno, entro tale data, nominare un Responsabile Safeguarding con il compito di vigilare e prevenire abusi, violenze e discriminazioni.La disciplina, voluta dal CONI, è finalizzata a...


La Unibet Tietema Rocket, squadra Professional francese con radici olandesi, ha ingaggiato Giovanni Carboni. Il 29enne italiano di San Costanzo (Pesaro-Urbino), rilanciato quest'anno dalla formazione giapponese JCL Team UKYO di Alberto Volpi, è stato presentato dal nuovo team come una...


I guai finanziari sembrano davvero non finire mai per Bradley Wiggins. L’ex re del Tour è alle prese con debiti che continuano a crescere. La sua società - la Wiggins Rights Limited, che gestisce i marchi "Bradley Wiggins", "Wiggins" e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024