Dopo il Tour of the Alps, il nostro Carlo Malvestio aveva intervistato Matteo Tosatto il quale aveva assicurato "Geraint Thomas sarà al top nella terza settimana del Giro d'Italia". Successivamente, nella settimana che portava all'inizio della corsa rosa, in collegamento con la nostra collega Francesca Cazzaniga e col nostro direttore Pier Augusto Stagi, nella trasmissione di Bike Channel Scatto e Controscatto, il direttore sportivo della Ineos aveva aggiunto "Il Giro non sarà mica solo Primoz Roglic contro Remco Evenepoel ed evenetualmente la nostra squadra: non capisco perché nessuno parli di Joao Almeida!"
Certo, Tosatto non poteva prevedere le cadute di Roglic e il covid di Evenepoel, ma intanto la frizzantissima tappa di ieri sul Monte Bondone è stata una perfetta realizzazione delle sue due profezie: attacco di Almeida a prendersi la tappa, risposta di Thomas che si rimette la maglia rosa addosso con tanto di guadagno sullo sloveno della Jumbo Visma. Una prova ulteriore, ammesso che ne servano, che sull'ammiraglia di uno dei top team mondiali non ci siedi per caso. E che noi possiamo fare tutte le considerazioni che vogliamo da giornalisti, commentatori e appassionati spettatori, ma nessuno meglio di un diesse o un addetto ai lavori all'interno del gruppo può conoscer meglio le dinamiche delle gare.
Con un apprezzamento sia per la competenza che per l'onestà di dichiarare le proprie sensazioni e idee senza nascondersi, facciamo i complimenti a uno di quegli eccellenti italiani che per mancanza di World Team di casa nostra non può fare altro che render grandi gli squadroni stranieri.
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