Dalla Svizzera si torna in Italia con la 14a tappa, la Sierre-Cassano Magnago di 194 km. La frazione è caratterizzata da una salita impegnativa, seguita da 150 km tra discesa e pianura. Si scala il Passo del Sempione che sale fino a 2004 metri di quota, Gpm di 1a categoria, con diverse gallerie durante la discesa impegnativa che riporta in Italia.
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Dal confine fino al Lago Maggiore si pedala su strade ampie e rettilinee mentre la via costiera del lago è un po' più articolata. Dopo Sesto Calende inizia il finale un po’ più nervoso, ma sempre su strade in buono stato. e pianeggiant verso quella che può essere la prevedibile volata.
UN OCCHIO AL TERRITORIO
Sierre, è la capitale del gusto del Canton Vallese. Meglio non lasciarsi sfuggire l’occasione di gustare quella che viene considerata la miglior raclette del Vallese e scovare nelle numerose enoteche della città i pregiati vini del Cantone, come il Petite Arvine o il Fendant. Lo spettacolo del Passo del Sempione, contornato da vette altissime introduce al rientro in Italia. Ed è subito Val d’Ossola, terra severa ma ricca di sorprese. Come il Castello Visconteo di Vogogna, le cave di marmo di Candoglia da cui proveniva anche il materiale per la costruzione del Duomo di Milano e il piccolo Lago di Mergozzo, gioiello ambientale sprofondato tra ripidi pendii boscosi.
Sulla sponda piemontese del Lago Maggiore si fa tappa a Stresa. Non solo per fare incetta delle squisite Margheritine, ma anche per raggiungere il porticciolo dove salpano i traghetti per le Isole Borromee. La visita ai sontuosi palazzi e ai giardini dell’Isola Madre e dell’Isola Bella riempie gli occhi e rimane nel cuore. Tornati sulla costa è il Parco di Villa Pallavicino, preziosa oasi faunistica e botanica allo stesso tempo ad obbligare a un’ulteriore sosta. Maggio è il mese dell’esplosione dei roseti, ma non conosce stagioni la magnificenza degli alberi monumentali tra i quali spiccano lyriodendri tra i più antichi in Italia, ginkgo biloba, sequoie, magnolie e un clamoroso cedro del Libano.
Ad Arona si sale fino al San Carlone, come viene chiamata la statua in bronzo dedicata a San Carlo Borromeo alta ben 35 metri. Attraversato il Ticino si entra nel Varesotto, terra di piccole e grandi aziende aeronautiche, simbolo dell’eccellenza italiana in questo settore. Prima di raggiungere il traguardo di giornata c’è ancora da vedere il Parco Archeologico di Castelseprio che comprende i resti di un castrum del V secolo d.C. Il complesso è protetto da una cinta muraria turrita che difende anche l’avamposto conosciuto come Monastero di Torba. A 200 metri dalle mura si trovano il borgo e l’oratorio di Santa Maria foris portas (X sec.).
Cassano Magnago accoglie con le sue dimore nobiliari, come le settecentesche Villa Oliva e Villa Buttafava, il Castello dei Cento Tetti e con la Torre di San Maurizio, risalente all’epoca tardo romana, simbolo della città. Che guarda in alto.