Un Giro di Lombardia, una Liegi-Bastogne-Liegi (e un terzo posto alla Doyenne successiva che brucia ancora), l'oro olimpico di Atlanta, ma anche classifica scalatori del Giro d'Italia e corse come Romandia e Svizzera (la sua casa), Giro di Reggio Calabria e del Lazio, Tre Valli Varesine... senza dimenticare il Mondiale di ciclocross a inizio carriera. Pascal Richard è uno di quei campioni stranieri che negli anni Novanta del ciclismo italiano si sono consacrati con squadre di casa nostra: tra Ariostea e MG Technogym, Pascal Richard è stato allevato dall'esigente Ferretti («in uno sport così duro, ci vogliono persone come lui») ed è stato compagno del «bellissimo» Bugno («la stessa classe di Indurain») e avversario del «gentilissimo» Pantani. Ha vissuto un'età d'oro, stravede per Van Aert, è sempre nel mondo Technogym e si ritiene un fortunato della vita. E oltre a parlare di tutto questo, al microfono di Pier Augusto Stagi il 59enne elvetico fa una considerazione agrodolce sul suo Paese, dove vive tutt'oggi e ha uno studio di architettura.
P.S.: da non perdere il cameo finale di Davide Cassani, tra severe lezioni d'italiano e dipendenza da osteopata
Oltre a Richard protagonisti della puntata 166 di BlaBlaBike sono Dario Cataldo, Adriano Malori e Riccardo Magrini
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