Nella tappa accorciata di oggi, lo spettacolo è stato offerto da tre fuggitivi, Thibaut Pinot, Einer Rubio che ha vinto la tappa e Jefferson Cepeda arrivato terzo. Gli scatti di Pinot hanno animato gli ultimi chilometri della corsa, ma il francese negli 200 metri finali si è dovuto arrendere al colombiano Rubio, tagliando il traguardo in seconda posizione ma conquistando la maglia azzurra di leader della classifica della montagna.
Per Thibaut Pinot questo sarà l’ultimo Giro d’Italia perché a fine anno si ritirerà, lasciando il mondo delle corse. Il francese oggi voleva vincere la tappa con arrivo a Crans Montana, ma i due compagni di fuga, Rubio e Cepeda, non hanno collaborato dando cambi in salita e Pinot per questo ha speso tantissime energie.
«Sono molto deluso e furioso e loro (Cepeda e Rubio ndr), si sono approfittati di me. Sanno che sono generoso quando corro. Sarebbe stato impossibile per me vincere facendo come loro, ma se non avessi corso così il gruppo ci avrebbe ripreso».
In particolare Pinot ha avuto in corsa dei battibecchi con l’ecuadoriano Cepeda che più volte ha rifiutato di dargli il cambio, rimanendo ostentatamente alla sua ruota. «Spero che vengano a ringraziarmi per il mio duro lavoro e soono contento che non abbia vinto Cepeda. Non avrei di certo voluto una sua vittoria. Avrei dato qualsiasi cosa per non far vincere Cepeda e ho preferito che il successo sia andato a Rubio».
Pinot non ha vinto ma il suo impegno lo ha portato ad entrare nella top-ten della corsa e a vestire la maglia di miglior scalatore.
«Per fortuna ho conquistato la maglia della classifica scalatori, è un piccolo premio di consolazione. Cercherò di conservare questo simbolo il più a lungo possibile. Non mi interessa la classifica, ma spero che ci siano ancora possibilità per una vittoria di tappa. Sarebbe fantastico poter alzare di nuovo le braccia al cielo».