Comunicato dall’organizzazione: lo slogan “senza patata che Giro sarebbe“, apparso sul sito ufficiale della corsa, non ha altro significato che la promozione del noto tubero.
Dopo aver visto la partenza da Capua, i promotori della campagna "Open to meraviglia" pensano di modificare ancora il loro slogan: verranno tolti sia meraviglia che open.
Dopo i nuovi casi di covid al Giro, vietati gli abbracci fra corridori di squadre diverse: spedire un contagiato in un team rivale potrebbe infatti rivelarsi un’arma tattica.
Visti tre cani randagi al raduno di Capua scodinzolare al passaggio del pullman di Evenepoel: secondo gli osservatori locali, non era un saluto ma un avvertimento.
Precisazione di Stefano Zanini, ds Astana, sul filmato in cui, durante una pedalata con amici, estrae dalla tasca un salume: «Era guanciale, ma non mi preparavo alla diretta di Petacchi».
Simon Clarke smentisce che l’imprecazione lanciata a Napoli (‘Dio Bono’) dopo aver visto sfumare la vittoria fosse dovuta alla presenza in città del cantante degli U2.
Spiegato perchè Vlasov, a fine tappa, abbia lasciato il Gran Sasso in elicottero: voleva accorciare il viaggio verso l’albergo, non dimostrare che in montagna può volare.
«Anche Evenepoel, che prima era tutto vestito di nero, si è spogliato completamente». (Giada Borgato, motocronaca Rai, racconta la corsa da un locale a luci rosse).