NOVE COLLI. "RINCORSI DAL VENTO", LE MILLE STORIE DI UNA AVVENTURA SENZA EGUALI

LIBRI | 21/03/2023 | 08:07
di Pier Augusto Stagi

Qui passa la Nove Colli… dicono. E qui, in questo “Rincorsi dal vento” (Edizioni Minerva, 18 €) scritto come una fiaba bella da Sergio Barducci c’è l’essenza e l’anima della prima Gran Fondo al mondo, della più antica e amata tra le Gran Fondo, la Nove Colli appunto.


È una storia romanzo, senza però essere romanzata, perché c’è solo il vero di storie di donne e uomini che hanno creato tutto questo. Inizialmente 17 valorosi temerari che dal Bar del Corso sul Porto Canale di Cesenatico si sono mossi per dare vita a qualcosa di unico. È la storia di Gaetano Freschi e Tarcisio Pedulli, Vito Pagan e Gianfranco Casali, Guerrino Ciani e Giovanni Berlati, Domenico Razzani e Gianpietro Stignani. E poi del presidente per antonomasia, quell'Arrigo Vanzolini che per 38 anni è stato a capo della Fausto Coppi, prima di passare la mano ad Alessandro Spada e ad Andrea Agostini, che con quella maglia biancoazzurra è cresciuto e si è formato alla scuola di una “Terribile Covata”, quella costituita da un bel nucleo di ragazzini di cui facevano parte appunto Andrea e Marco Pantani.


È la storia della Gran Fondo di Cesenatico che in pratica nasce in Svizzera. O meglio è ispirata al “Brevet Alpin”, che Gaetano Freschi, Gianfranco Casali e Vittorio Brandolini affrontarono per ricavarne piacere e ispirazione. «E se organizzassimo un Brevetto Appenninico?», chiese Vanzolini. «Perché no?», fu la risposta. E allora via a preparare la prima edizione. In verità la prima si chiamò “1° Audax Cicloturistico di Granfondo sociale”, la prima gran fondo mai organizzata al mondo.

Appuntamento alle cinque del mattino di quel giovedì 20 maggio 1971. Al via dal mitico Bar del Corso sedici temerari più un “portoghese”, che seguì solo per scommessa: Franco Bosi era convinto non solo di potercela fare, ma gli riuscì di percorrere gli oltre 200 chilometri con un tempo di 8 ore e 30 minuti. Domenico Muccioli, il “portoghese” imbucato, scommise che il Franco non ce l’avrebbe mai fatta, ma perse la scommessa.

Questa è la storia di una corsa che non ha né vincitori né tantomeno vinti, ma solo straordinari partecipanti. Ci sono degli spaccati che raccontano di Giovanni Valetti e Domenico “Melo” Muccioli, così come di Guido Neri e Pino Roncucci, Pasquale Fornara e Linus. Ma soprattutto ci sono le storie di una corsa nata per caso e corsa solo nel 1972 nel mese di giugno e tantissimi protagonisti che vanno dai “veterani” come Innocente Giorgetti detto “Giorgione” o Elvezio Naldini. O Ivo Venturi, che per colpa di una zanzara contrasse la “chikungunya”, una malattia virale che gli procurò febbre alta e forti dolori alle articolazioni. Per recuperare non giorni e nemmeno mesi, ma anni. Dopo tre anni tornò alla Nove Colli per riprendere il cammino, che si concluse dopo trentacinque partecipazioni. «La bicicletta mi ha salvato la vita», racconta oggi. E di storie come questa ce ne sono anche di più. Perché questo è un libro sulla vita e sull’amicizia, nate su quelle strade, presso Ciola di Mercato Saraceno, dove da sempre c’è il ristoro abusivo, quello sul “Colle della Fava”. E poi ci sono i “Senza Fretta”, quelli guidati da Pio Renato e Giovanni Calestrini, Gruppo inter-societario di libera aggregazione ciclistica. Per la serie beati gli ultimi, se non hanno fretta. Se si gustano la vita e le prelibatezze di una terra che è fatta di prelibatezze.

Ci sono tante storie, come quelle di chi è arrivato su queste strade per un voto, come Alfonso Marzi, che in un letto di ospedale, con fratture multiple e un recupero che si faceva improbo, ritrovò stimoli e motivi con la Nove Colli. Oppure l’amore eterno urlato sul palco di Cesenatico, da Davide Cagnoli e l’amata Alessandra Cristina, che si giurarono amore eterno pedalando.

Questo libro di Sergio Barducci, garbato e genitile, è un condensato di emozioni. È un breviario di cose belle e buone, balsamo per il cuore. In un mondo spesso descritto o percepito da tutti noi in modo molto critico, in queste pagine troviamo il profumo di una frittata e di un buon bicchiere di Sangiovese. È un bel libro, fatto bene e che fa bene, che esalta lo spirito della Nove Colli, che dell’agonismo prende nota, ma che da sempre fa classifiche particolari che non hanno come priorità la media e nemmeno il numero delle pedalate, ma solo lo spirito eterno del viaggio in compagnia.

Un libro che esalta una corsa che rappresenta l’essenza della romagnolosità, dell’amicizia e dell’incontro, della condivisione trasversale e globale. È la corsa che aggrega e accompagna, ognuno con i propri pensieri, ognuno con i propri limiti. È incredibile: qui, anche tra le nostre dita, passa la Nove Colli.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Bruttissima avventura per Silvio Martinello a pochi metri da casa sua. Come raccontato dallo stesso campione olimpico su pista sui suoi canali social, è stato malamente investito mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, venendo scaraventato a terra e riportando...


L'Union Cycliste Internationale annuncia che il ciclista portoghese António Carvalho Ferreira è stato sanzionato con una squalifica di quattro anni a seguito di una violazione del Regolamento Antidoping per uso di una sostanza proibita e/o di un metodo vietato a...


Christian Scaroni, il corridore di maggior successo della XDS Astana Team nel 2025, ha prolungato il suo contratto con la formazione cino-kazaka per due stagioni. L'accordo attuale, valido fino al 2026, durerà quindi fino alla fine del 2028. Il ventottenne...


Mentre si allenava in bici sulle strade di Santa Rosa de Viterbo, il paese dove vive in Colombia, venerdì 5 dicembre German Gomez è rimasto vittima di uno scontro con un furgone. Operato per fratture alla clavicola sinistra e al primo metacarpo della...


Il percorso della Parigi-Nizza 2026 è stato svelato quest'oggi a Versailles, a meno di tre mesi dall'inizio dell'84a edizione della Corsa del Sole nel dipartimento dell'Yvelines. Il gruppo scatterà domenica 8 marzo da Achères, cittadina al suo debutto nella corsa,...


INEOS Grenadiers e Gobik presentano il nuovo completo da gara 2026, che rappresenta una chiara evoluzione dell'identità visiva del team. Costruito attorno a una palette cromatica più brillante, il design pone per la prima volta l'arancione al centro, scelto per...


La Tadej Pogacar Foundation, in collaborazione con UAE Team Emirates XRG, lancia un progetto speciale per celebrare la vittoria di Tadej Pogacar al Giro delle Fiandre 2025. Un’iniziativa dal forte valore simbolico e solidale, pensata per trasformare un’impresa sportiva memorabile...


Sella Farmaceutici fa il suo ingresso ufficiale nel mondo del ciclismo affiancando il Team Polti VisitMalta come Health Partner. Una collaborazione che va oltre la visibilità del marchio sulle maglie della squadra per tutta la stagione 2026 e si traduce...


Prosegue e si rafforza il legame tra Solution Tech e la squadra diretta da Serge Parsani. L’azienda italiana guidata da Mirko Ferro ha rinnovato il proprio impegno come main sponsor anche per la stagione 2026, confermando la fiducia in un...


Il Pinarello Q36.5 Pro Cycling Team è lieto di annunciare la nomina di Matteo Cavazzuti nel ruolo di Head of PR & Media Network. Nel suo nuovo incarico, Cavazzuti sarà responsabile dello sviluppo e del coordinamento della strategia di comunicazione...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024