Nella giornata di ieri si è disputato il Gran Premio Valfontanabuona 2°Trofeo Comune di San Colombano Certenoli dove hanno ottenuto la vittoria Nelia Kabetaj (junior donne), Elian Paccagnella (junior uomini), Silvia Persico (open donne) e Federico Ceolin (open uomini). Al termine della prima giornata di gare, oggi saranno in scena le categorie minori, ha visto la cerimonia di consegna del Premio Fontanino.
Gli organizzatori del Velo Val Fontanabuona con il Premio Fontanino, una pregevole opera dello scultore Adriano Leverone, intendono premiare ogni anno una personalità del mondo del ciclismo e in particolare del ciclocross che ha contribuito a far crescere e conoscere la specialità.
Nel 2021 era stata la volta di Daniele Pontoni, ieri è toccato a Vito Di Tano, Campione del Mondo nel 1979 a Saccolongo e nel 1986 a Leembeek in Belgio. Di Tano ha ricordato i momenti salienti della sua carriera, una vita di sacrifici iniziata sin da bambino quando a 12 anni cominciò a fare il muratore nella città di Monopoli dove è nato. Un grande atleta determinato, ma nel contempo pragmatico. "Ho sempre rifiutato le numerose offerte - spiega Di Tano - ricevute, soprattutto da Luciano Pezzi, per passare al professionismo, ho preferito un posto di lavoro fisso nelle Ferrovie dello Stato, abbandonando il ciclismo su strada per dedicarmi al ciclocross nella stagione invernale".
Di Tano da sempre fedele al Team Selle Italia Guerciotti di Milano prima come atleta ed oggi in veste di direttore sportivo è un grande esempio per le nuove generazioni. Alla consegna del Premio Fontanino, con lo scultore e il presidente del Velo Val Fontanabuona Roberto Portunato, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di San Colombano Carla Casella e il componente della giunta della Camera di Commercio di Genova Paolo Corsiglia.
Gli organizzatori sperano, per il prossimo anno, di riuscire a portare a San Colombano Certenoli l'indimenticabile Renato Longo per ben cinque volte Campione del Mondo di ciclocross.
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