«Quando un campione come Vincenzo Nibali decide di lasciare, è una scelta difficile ma anche apprezzabile. C'è un momento di tristezza ma anche di felicità perché sappiamo che conclude nella maniera migliore, con la luce negli occhi come ci ha sempre trasmesso, e per fortuna sappiamo che rimarrà nel ciclismo». Lo ha dichiarato in una intervista a LaPresse Renato Di Rocco, ex presidente della Federciclismo, in vista dell'ultima gara della carriera, prevista sabato prossimo al Lombardia, di Vincenzo Nibali, uno dei pochi ciclisti ad aver conquistato almeno un'edizione dei tre grandi Giri.
«Nibali? Dire fantastico sarebbe riduttivo. Vincenzo ha saputo tradurre in grandi risultati la sua passione e la sua voglia di fare ciclism. La sua è una bella storia e sono felice di aver compiuto un tratt di strada con lui, al suo fianco come presidente della Federazione».
E ancora: «Il momento più triste della carriera di Vincenzo Nibali è stato sicuramente la scivolata a Rio 2016. Ormai era partito e andava verso il traguardo grazie ad una lettura della gara straordinaria, perché quella era l'unica maniera per vincere. Il futuro? Io penso che le sue competenze e capacità possano essere trasmesse soprattutto ai giovani. Basso per esempio ha iniziato un bel percorso di comunicazione, riesce a trasmettere i suoi segreti del mestiere ai giovani. Vincenzo viene da un percorso ancora più difficile, ha lasciato fin da giovane, la casa, la famiglia, la sua terra natale, la Sicilia, ma ha trovato una nuova famiglia. E la sua storia, oltreché le sue vittorie, possono essere di ispirazione a tanti giovani».
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