Il ventenne ceco Mathias Vacek è il nuovo talento su cui il Team Trek Segafredo ha deciso di investire per il futuro. Vacek ha firmato un contratto per le prossime tre stagioni ma già quest'anno indosserà la maglia della squadra come stagista in alcune gare di fine stagione, insieme al già annunciato astro nascente Thibau Nys.
«Non vedo l'ora di appuntare il numero sulla mia maglia Trek-Segafredo e di mostrare di cosa sono capace. Non vedo l'ora di divertirmi in questa nuova avventura» spiega Vacek che ha iniziato la stagione con la Gazprom-RusVelo poi sospesa.
«Ho iniziato la stagione alla grande, vincendo la mia prima gara da professionista all'UAE Tour, ma dopo è arrivato un periodo molto difficile quando la squadra ha smesso di correre. Ho cercato di superare questo periodo continuando a lavorare sodo. Ho avuto alcune opportunità con la nazionale, come la Nations Cup e il Course de la Paix, dove ho fatto bene [una vittoria di tappa e un 3° in classifica generale]. Ho anche vinto il Campionato Nazionale U23 ITT e sono arrivato 2° nel Campionato Europeo Continentale U23 in linea. Sicuramente non è stato facile, volevo davvero di più ma almeno ho sfruttato al massimo ogni gara».
E ancora: «La vicinanza e il supporto di Trek-Segafredo sono stati fondamentali per me in questi mesi. Ho mantenuto i contatti con Markel Irizar e vorrei anche ringraziare i meccanici che hanno preparato perfettamente per me una Trek Emonda e una Trek Speed Concept. L'attenzione del Team è stata una grande spinta per mantenermi motivato. Non vedo l'ora di far parte della squadra, sperando di poter contribuire con grandi risultati».
Markel Irizar, il talent scout di Trek-Segafredo, è stato in contatto di Vacek sin da quando ha vinto il ceco ha vinto il titolo europeo della crono juniores nel 2020: «In questi due anni abbiamo avuto modo di conoscerci bene. Ho avuto modo di conoscerlo sia come atleta che come persona. È una forza della natura e un corridore completo. È forte nelle salite e nelle cronometro, oltre che dotato di uno sprint molto veloce. Penso che abbia il DNA del vincitore. È un ragazzo tranquillo fuori dalle gare ma sin dal primo approccio ha trasmesso la sua forte mentalità. In gara ha un approccio aggressivo. Si percepisce subito la sua ambizione, la sua voglia di eccellere. Sono davvero curioso di vederlo nella nostra squadra».
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