Sono davvero tante le emozioni per Lorenzo Rota, che ieri al Sazka Tour ha vinto la sua prima corsa da professionista e che oggi prenderà il via nella terza tappa con la maglia gialla di leader sulle spalle: «Sono stato vicino alla vittoria tante volte, anche in gare come la Clasica San Sebastian dello scorso anno o al Giro d'Italia nel mese di maggio. Credevo nelle mie capacità di vincere, ma c'era sempre un dettaglio che mi impediva di raggiungere il successo. Nella dodicesima tappa del Giro ho iniziato la volata troppo tardi, ai campionati italiani ho lanciato lo sprint troppo presto. Questo è il motivo per cui questa vittoria è così importante per me e perché mi rende così felice. Sono convinto che la mia fiducia mi porterà in un'altra dimensione nelle mie prossime corse».
E ancora: «Ieri sono stato il vincitore, ma avrebbe potuto essere anche un altro corridore del nostro team. Rein Taaramäe è stato ripreso solo dal gruppo a 400 metri dal traguardo dopo un attacco negli ultimi 3 chilometri. E Domenico Pozzovivo ha avuto anche buone gambe nello sprint. Questo successo è stato possibile grazie a un piano perfettamente eseguito. Barnabás Peák e Théo Delacroix hanno impostato il ritmo dall'inizio della salita finale, dopo di che Simone Petilli ha accelerato e poi ho attaccato una prima volta a 5 chilometri. Domenico è ora in una buona posizione nella classifica generale: oggi la salita finale sarà più dura, il terreno ideale per i nostri scalatori. I percorsi tecnici dell'ultimo giorno dovrebbero adattarsi meglio a me. Non abbiamo intenzione di difendere passivamente la maglia del leader. vogliamo continuare a prendere iniziative e rendere la gara difficile fino a raggiungere il traguardo a Šternberk».