MARTA CAVALLI. «ORA LE GERARCHIE SONO CHIARE»

DONNE | 04/07/2022 | 18:00
di Giorgia Monguzzi

 


Tanti fuochi d’artificio nella quarta tappa del Giro donne, da Cesena a Cesena le ragazze del gruppo se le sono date di santa ragione mettendo in chiaro che sono tre le atlete che più di tutte si potrebbero giocare la vittoria finale. Annemiek Van Vleuten ha attaccato provando a sbaragliare la concorrenza, ma si è ritrovata due temibili avversarie che l’hanno messa non poco in difficoltà. Marta Cavalli si presentava al via del Giro con una forma strepitosa ed un palmares di vittorie stagionali che farebbero invidia a chiunque. Oggi sulle rampe del colle del Barbotto ha seguito Mavi Garcia e la fuoriclasse olandese rendendosi protagonista di un’azione straordinaria che ha già solcato un solco enorme nei confronti del resto del gruppo.


Nessuno si era immaginato una giornata del genere e del resto nemmeno la portacolori del team Fdj Nouvelle AquitaineNouvelle Aquitaine che ha confermato di poter competere con le più forti della corsa. «Sinceramente non mi aspettavo che potesse uscisse una tappa del genere, credevo che arrivasse un gruppetto di almeno una ventina di atlete. Quello che è successo oggi è la conferma che nessuna tappa è banale e bisogna stare sempre attenti» ha spiegato Marta Cavalli che ha concluso la tappa in terza posizione. All’arrivo ha pagato 43” al traguardo, ma come ci spiega non è affatto preoccupata del piccolo distacco. «Nel finale è mancato un po’ di feeling con questo tipo di sforzo perché in effetti in questi giorni non abbiamo fatto nulla con questa intensità, oggi tra l’altro il caldo non ha aiutato. Però sinceramente non mi scoraggio perché con il passare dei giorni aumenterà la fatica per tutti, penso che dopo tappa mi sentirò sempre meglio e sicuro ci sarà terreno per recuperare».

Alla partenza in Sardegna Marta era molto tesa, sentiva la pressione del risultato e sapeva che era molto quello che si aspettava da lei. Ora però dopo la tappa di oggi la tensione sembra esserne un po’ andata. «Ora le gerarchie sono chiare e la tensione è un po’ svanita diciamo che c’è quel tesoretto che ci tranquillizza. Salvo crisi estreme dovrebbero essere noi tre, domani pensiamo a recuperare bene e poi concentriamoci sulle prossime asperità» conferma Marta che prima di salutarci ci regala un ultimo sorriso. Ora nella classifica generale è terza a 57” da Annemiek Van Vleuten e siamo sicuri che è pronta ad inventarsi un bello spettacolo.

 

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