TOUR DE FRANCE, LA ISRAEL CAMBIA MAGLIA E LANCIA LA RACCOLTA FONDI “FIELD OF DREAMS"

PROFESSIONISTI | 28/06/2022 | 08:10
di Francesca Monzone

Se l’Africa per molti è un continente dove cercare nuovi talenti da portare in Europa, per la Israel-Premier Tech, l’Africa è la terra dove è possibile realizzare sogni e costruire un futuro certo grazie allo sport. Il sogno che la Israel-Premier Tech vuole realizzare si chiama “Field of Dreams", una parte importante del progetto “Racing for Change”, nato con l’intento di costruire a Bugasera in Ruanda, il più grande centro dedicato al ciclismo dell’Africa e dove oggi la Israel-Premier Tech sta già aiutando la squadra femminile.


E’ partita così una raccolta di fondi importante,affinchè in Ruanda, dove nel 2025 si svolgeranno i Mondiali di ciclismo, i primi nella storia di questo continente, il ciclismo possa essere quel ponte capace di donare a 120.000 studenti del distretto di Bugasera, un futuro migliore proprio attraverso la bici. Per l’occasione, la Israel-premier Tech al Tour de France correrà con una nuova maglia, dedicata proprio a “Field of Dreams", simbolo visibile sul braccio dei corridori.


Sarà questa una missione importante composta da 70 ambasciatori che nel mondo raccoglieranno fondi per realizzare questo straordinario progetto. I primi ambasciatori  di “Field of Dreams" sono Sylvan Adams e Ron Baron, i proprietari della Israel-Premier Tech, ma nella lista dei tanti ambasciatori che hanno deciso di credere in questo progetto, ci sono anche Chris Froome e Giacomo Nizzolo, che hanno deciso di sostenere questo progetto. «Questo progetto è nato con l’intento di migliorare il mondo – ha detto Sylvan Adams -. Speriamo di coinvolgere l'intera comunità ciclistica mondiale per donare e aiutarci a costruire questa struttura straordinaria dedicata al ciclismo in Africa. Abbiamo deciso di presentare il nostro progetto durante il Tour de France per far conoscere la realtà del Ruanda e aiutare i giovani di questo Paese».

A dare qualche battuta su questo progetto, il cui costo è di 300.000 euro, c’è Chris Froome, il vincitore di 4 Tour de France e che in Africa è nato e ha trascorso i primi anni di vita. «Per me, che sono cresciuto in Kenya, la bici è sempre stato sinonimo di libertà – ha detto Froome -  Era il mio mezzo di trasporto. La bici è stata la mia opportunità per vivere il mondo che mi circondava. Non avevamo centri per allenarci, velodromi o cose del genere. Crescere e vivere il ciclismo in questo modo, senza una vera infrastruttura o supporto per i giovani che crescono, mi ha fatto davvero venire voglia di realizzare un progetto come questo. Dobbiamo interessarci ai giovani che vogliono fare ciclismo e dobbiamo aiutarli a realizzare i loro sogni». Froome e i suoi compagni di squadra hanno presentato ieiri la nuova maglia che indosseranno al Tour de France per promuovere l'iniziativa.

L’obiettivo è importante e prevede la realizzazione di un centro dedicato al ciclismo su una superficie di 16 acri, dove ci sarà una pump track, una pista e un’accademia dedicata al ciclismo, dove 120.000 studenti del distretto di Bugesera, di età compresa tra i 6 ei 18 anni, avranno l'opportunità di  pedalare e di sviluppare le proprie abilità e crearsi un futuro grazie al ciclismo.

Testimonial di “Field of Dreams" è la sedicenne ruandese Aline Uwera, che grazie al progetto “Racing for Change” è diventata la prima ciclista del suo paese a salire sul podio dei campionati africani e per questo è stata soprannominata dai media la "figlia della speranza". Aline in Africa è diventata un esempio importante, lei che condivideva la sua camera con una mucca, unica fonte di reddito della famiglia, grazie alla Israel-Premier Tech è diventata una ciclista brava e il suo sogno di correre in Europa può  diventare una realtà.

Aline nella sua terra oggi è fonte di ispirazione per tanti giovani e in un recente sondaggio è stata inserita tra le persone più note e apprezzate in Africa. “Field of Dreams" necessiterà di tempo per essere realizzato e servirà a costruire strade in quella zona dove ci fu il noto genocidio in cui nel 1994 persero la vita circa un milione di persone. Il progetto andrà avanti grazie anche al supporto di Serge Gasore, che a 8 anni riuscì a salvarsi dal terribile genocidio e che poco distante da quella terra bagnata dal sangue di tanti innocenti ha creato “Community of Hope” un centro in cui bambini di ogni etnia e religione possono andare a scuola.

E’ proprio sulla terra di “Community of Hope”, che sorgerà il centro ciclistico voluto dalla Israel-Premier Tech. Mancano 27 giorni al termine della raccolta fondi, che vuole raggiungere l’obiettivo di 300.000 euro e la voce grazie ad appassionati benefattori, tifosi e corridori, sta già facendo il giro del mondo.

Per donare basta andare su questo link e scegliere il proprio ambasciatore per fare la donazione e aiutare a costruire “Field of Dreams", il centro dedicato al ciclismo che donerà opportunità a tanti giovani ruandesi.

Copyright © TBW
COMMENTI
Keniano?
28 giugno 2022 08:45 Miguelon
A guardare Froome in questa foto, sembra dal Biafra più che dal Kenia!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quel numero che aveva attaccato per l'ultima volta sulla maglia il primo giorno di settembre nella Elfdorpen, resterà l'ultimo della sua brevissima carriera: lunedì è morto improvvisamente, proprio nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, il dilettante belga Tuur Hancke. A...


Era solo venerdì quando Maxim Van Gils dichiarava che le trattative con la Lotto-Dstny stavano procedendo in modo positivo. Il ciclista belga, aveva rilasciato alcune dichiarazioni durante il torneo di padel organizzato dalla A&J All Sports, la società dei fratelli...


Moto e bici in Italia. Due anime di un settore fatto di eccellenze, passione, innovazione e trionfi sportivi: quella a motore, con un mercato trainante (+42% dal 2020 al 2023), che non smette di crescere; e quella delle due ruote...


La Parigi-Dakar in bici elettrica. Sei tappe in otto giorni, dagli 80 ai 120 km al giorno, dal 30 novembre al 7 dicembre. E’ il Tembaine Desert Rally. Una prova estrema ma sicura. Della Parigi-Dakar ha l’ispirazione, e c’è il...


Il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti della stagione crossistica 2024-25 sta per andare in scena. Normalmente la corsa della Fas Airport Services – Guerciotti – Premac fa parte del calendario internazionale. Tra le gare internazionali nel territorio italiano con...


Il Museo del Ghisallo cresce nell’indice di gradimento di anno in anno. Dal 2022 i numeri salgono,   anche il 2023 è stato un anno in positivo, sono sempre di più i visitatori che hanno staccato un biglietto al Museo...


Anche quest’anno, il binomio tra il ciclocross e il borgo di Barbara ha funzionato a meraviglia con lo svolgimento del Memorial Americo Severini, abbinato all’Adriatico Cross Tour e valevole per l’assegnazione dei titoli regionali FCI Marche e provinciali FCI Ancona.Con...


Si è svolta nei giorni scorsi in Viale Porta Adige, a Rovigo, l’Assemblea Elettiva del nuovo Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana di Rovigo. Per l'occasione è stato riconfermato all'unanimità e per il secondo mandato il presidente uscente, Mirvano Mazzetto....


Con la stessa passione con cui in sella alla sua bici ha girato il mondo, Mattia De Marchi ci presenta la sua ultima creatura. Un evento mai visto prima in Italia e che ha già meritato di essere inserito nel...


Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024