Un’azione di potenza e di testa. Lennert Van Eetvelt ha scalato il Fauniera quasi totalmente in solitaria, resistendo al ritorno del gruppo che ai piedi della salita aveva solamente 90 secondi di distacco. Per il corridore fiammingo, classe 2001, è l’ennesimo risultato di un periodo d’oro, dopo il doppio secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi e la vittoria alla Corsa della Pace.
«Mi sono ritrovato in fuga un po' casualmente, avevo un vantaggio di 1'30" all'inizio della salita e sapevo che avrei dovuto tenere il mio ritmo per sperare di arrivare al traguardo - racconta il corridore della Lotto Soudal a tuttobiciweb -. Immaginavo Martinez si sarebbe lanciato al mio inseguimento, ma il mio passo è stato abbastanza buono da tenerlo dietro. Credo che i corridori della Groupama-FDJ abbiano speso davvero tante energie ieri. Purtroppo, non è stato abbastanza per la classifica generale, ma Hayter l'altro giorno ha fatto qualcosa di straordinario e nel complesso si merita di vincere questo Giro d'Italia. Peccato che il mio compagno di squadra William Lecerf non sia riuscito a risalire fino al podio, ma anche lui è andato davvero forte».
Mese dopo mese Van Eetvelt sembra diventare più forte: «In realtà sono più un corridore per salite corte ed esplosive, tipo le Ardenne, però nell'ultimo periodo ho fatto allenamenti specifici alle Canarie per migliorare le mie doti anche per la salite più lunghe e ora sono davvero contento di vederne i risultati – ha continuato Van Eetvelt -. Alla Corsa della Pace avevo dimostrato di essere competitivo per la classifica generale delle corse a tappe e qui in Italia ne sto avendo la conferma».
La sua stagione, poi, è tutt’altro che finita, visto che di fronte ha ancora tanti appuntamenti prestigiosi: «Riposerò un po' a casa per un paio di settimane. Dopodiché farò i Campionati Europei, il Giro della Valle d'Aosta e il Tour de l'Avenir, che è ovviamente un altro grande obiettivo stagionale».
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