HINDLEY. «E' IL TROFEO PIU' BELLO CHE ABBIA MAI VISTO». VIDEO

GIRO D'ITALIA | 29/05/2022 | 18:28
di Giorgia Monguzzi

Se lo guarda, se lo coccola, se lo accarezza, Jai Hindley tiene tra le mani il Trofeo Senza Fine, sono segnati i nomi di tutti coloro che lo hanno vinto prima di lui e proprio non riesce a credere a quello che ha appena fatto. «è davvero il trofeo più bello che abbia visto e c’è pure il mio nome..» dice carico di emozione.


Jai Hindley ha 23 anni  ed è il primo australiano a vincere il Giro d’Italia, e è anche il primo corridore della Bora Hansgrohe a portare a casa una delle tre più importanti corse a tappe. Sul podio in realtà ci era già salito, era il 2020 e nella crono di Milano si era trovato in una situazione simile, ma con esisto completamente diverso: in maglia rosa proprio nella penultima tappa, tanta emozione, tanta gioia cancellata da un finale amaro che lo aveva portato alla seconda posizione. Una nuova cronometro l’avrebbe separato dal sogno, ma questa volta il tesoretto era di ben 1’25”.


«Ieri sera ero tesissimo, era come rivivere quello accaduto due anni fa, avevo conquistato la rosa e mi sarei giocato tutto con una cronometro - ci confida immediatamente Hindley - ammetto che però ero molto più tranquillo rispetto al 2020, nei mesi scorsi ho lavorato molto a cronometro, il percorso era più adatto alle mie caratteristiche e soprattutto avevo un buon margine di vantaggio. Quando sono partito pensavo semplicemente a fare una buona prova, niente vittoria, niente maglia, ero solo io con la mia bici a pedalare. Avevo studiato la tappa e sapevo che dovevo fare bene soprattutto nella prima parte, quando sono arrivato in cima alla salita e ho visto che ero sugli stessi tempi di Carapaz ho tirato un attimo il fiato, improvvisamente mi sono sentito più tranquillo e mi sono concentrato unicamente sull’arrivare in arena senza prendere troppi rischi.»

Il grande pubblico ha scoperto Jai Hindley nel 2020 quando giovanissimo aveva tentato l’assalto al Giro. Quello stato uno spartiacque enorme nella carriera del giovane australiano che ha rischiato di perdersi tra ansie e risultati che non arrivavano. È approdato in Bora proprio in questa stagione, una squadra che lo ha accolto, con cui è cresciuto migliorandosi fino alla vittoria più bella di tutte .«Perdere la corsa proprio l’ultimo giorno è stato bruttissimo, ci ho pensato per diverso tempo, era come un fantasma che mi perseguitava- prosegue- eppure è diventato una spinta incredibile che ha portato a migliorarmi e mi ha fatto capire che avevo tutte le carte in regola per diventare un grande corridore. A ottobre ho avuto il primo ritiro con la Bora e subito ho capito di sentirmi a casa. i ragazzi, tutto lo staff dai direttori sportivi ai meccanici sono un gruppo pazzesco che mi ha accolto a braccia aperte e mi hanno risollevato dopo un 2021 molto difficile. A dicembre siamo andati in California dove abbiamo fatto un allenamento specifico per la cronometro, sono riuscito a trovare la posizione giusta e a fare un miglioramento incredibile»

La vittoria di Hindley è stata costruita giorno per giorno per giorno e a piccoli passi, non c’era una vera e proprio strategia, solo stringere i denti e tentare di portare la rosa fino a Verona. Il simbolo del primato è arrivato forse più tardi di quanto si sarebbe aspettato, in ogni salita dura, quando tutti attendevano un attacco e che l’uno staccasse l’altro, Carapaz, Landa ed Hindley si ritrovavano al medesimo livello, un gioco quasi al massacro che rischiava di far saltare i nervi a qualcuno. Eppure il giovane australiano la testa non l’ha mai perso, ogni apparente momento difficile è stato gestito con la sagacia dei grandi e con una squadra che nella tappa di Torino ha effettivamente dato il primo grande scossone alla classifica. «Sembrerà strano ma il momento più difficile l’ho avuto a Treviso» ammette l’australiano con un mezzo sorriso, niente salite, niente attacchi, ma una foratura proprio nel finale che ha rischiato di far crollare il suo sogno «Eravamo a tutta, credevamo di perdere tantissimo», fortunatamente però pericolo scampato grazie alla neutralizzazione.

Hindley è originario di Perth, una cittadina dell’Australia e dice con orgoglio il nome del luogo dove ha speso tutta la sua gioventù. Da bambino tifava Robbie MCEwan, poi crescendo il suo punto di riferimento è diventato Robert Power, un anno più grande di lui che ha seguito come un fratello maggiore. Non è stato facile per un australiano correre in bicicletta, per rincorrere il suo sogno ha dovuto lasciare tutto, trasferirsi in Europa lontano dalla sua famiglia  e sentire il loro tifo solo da lontano. L’ultima volta che è tornato a casa era febbraio 2020, prima della pandemia, prima che il mondo venisse bloccato, quando era tutto diverso. «Gli ultimi 18 mesi sono stati difficilissimi- spiega Hindley- nella mia cittadina non ci sono stati grandi contagi, ma tutto il paese era praticamente chiuso, era impossibile ritornare. Per tre volte ho cercato di prenotare un aereo e per altrettante ho dovuto cancellare tutto, è stato terribile stare lontano della mia famiglia, dalla mia casa, ma non si è potuto fare altrimenti. Non vedo l’ora di tornare e godermi tanto tempo nella mia australia»

Il giovane australiano non trattiene le emozioni mentre alza quel magico premio chiamato trofeo senza fine. In platea le voci di papà Gordon e di Mamma Robyn sono le più forti di tutti, applaudono e gonfi in petto dicono «Quello è mio figlio. » Da loro è iniziato quel folle sogno di correre in bici ed oggi c’è un nuovo inizio, il primo grande giro, la gioia più grande di tutti e si spera che sia solo l’avvio di altri grandi successi.

Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo
29 maggio 2022 19:19 Greg1981
Un vincitore forse non atteso, ma sempre presente

GIRO
29 maggio 2022 20:39 fido113
Bravo Hindley crescerà molto e darà filo da torcere a tutti....Pogacar comprerso.

Un auspicio
29 maggio 2022 23:27 pickett
Non commetta la stessa idiozia di Geoghegan Hart,che rinunciò a difendere il suo titolo per andare a fare il gregario al Tour.Con la segreta speranza,forse,di spodestare il capitano.Mai visto sprecare a quel modo la vittoria in un Grande Giro;ora non si sa che fine abbia fatto.

Bravissimo
30 maggio 2022 09:38 Danmtb
Sono molto contento per Jai , gran bel corridore , anche del cambio di rotta che la Bora ha fatto , non rinnovando a Sagan e creare una Squadra da Grandi Giri

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un incontro tra due protagonisti del ciclismo, uniti dalla passione per la qualità e la performance. La partnership tra Santini Cycling e Bianchi nasce per valorizzare una produzione d’abbigliamento che celebra l’eccellenza italiana nel mondo delle due ruote. L’accordo quinquennale prevede lo sviluppo...


Nel 2024 Antonio Tiberi, classe 2001, è arrivato quinto alla sua prima partecipazione alla corsa rosa e quest’anno le sue ambizioni crescono e vuole migliorarsi. Il laziale sarà l’uomo di classifica per noi italiani e  vuole salire sul podio e...


Il periodo che stiamo affrontando spesso è il più complicato della stagione ed inutile negarlo. Partiamo sempre con buoni propositi il primo di gennaio per rimetterci in pista ed essere più pronti della stagione precedente ma dobbiamo fare i conti...


Vincenzo Nibali è sceso dalla bici ma per il mondo del ciclismo è sempre un grande campione, con un occhio critico sui percorsi che animano i grandi giri. Il siciliano la corsa rosa l’ha vinta due oggi e ogni volta...


“Il Patron del nostro Giro d’Italia deve probabilmente discendere da una fierissima stirpe di esploratori. La fortuna e l’audacia, nel suo cuore, hanno sempre fatto un felice sposalizio: era da scommettere che il Giro d’Italia non avrebbe mai sofferto decadenza”....


Voleva riscattarsi e ci è riuscito: l'olandese Yoeri Havik vince l'Antenne Schlager SIXDAYS BREMEN 2025 insieme al tedesco Nils Politt (Team Hermes Systeme). I vincitori dell'anno scorso Roger Kluge e Theo Reinhardt (Team swb) si devono accontentare del secondo posto,...


Tra Bormio e il Giro d’Italia è Amore Infinito: una nuova pagina di questa storia verrà scritta mercoledì 28 Maggio 2025, quando l’Alta Valtellina sarà teatro di una sfida per scalatori nei 154 chilometri della 17esima tappa della...


La data è di quelle destinate a lasciare il segno: 25/05/2025. La terza domenica del 108° Giro d’Italia, che scatterà dall’Albania il 9 maggio, sarà anche la giornata del Muro di Ca’ del Poggio, dove la Corsa Rosa transiterà nel...


In una giornata grigia, fredda e piovosa si è svolta ad Alcamo, in provincia di Trapani, il 1° Trofeo Ciclocross organizzata dall’ASD Sicilia Prestige: nonostante il freddo intenso e la pioggia incessante, più di 200 partecipanti hanno preso parte alla...


Edwin Torres firma la seconda tappa della Vuelta al Tachira, da San Cristóbal a Santa Bárbara de Barinas di 157 chilometri. Il venezuelano della Loteria del Tachira allo sprint ha regolato il colombiano Brandon Rojas e il connazionale Arlex Mendez....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024