La Parigi-Roubaix Femmes avec Zwift dello scorso autunno è stata una prima volta epica per il mondo del ciclismo e soprattutto per Elisa Balsamo, che ha inaugurato la sua maglia iridata nella più speciale delle occasioni. In una giornata dalle condizioni meteorologiche difficili, i colori iridati sono stati rapidamente macchiati dal fango che ha fatto scivolare e cadere la Campionessa del Mondo sul pavé, ma la sua determinazione l'ha spinta a raggiungere il velodromo.
Solo pochi mesi dopo, la giovane stella italiana torna all'Inferno del Nord con più esperienza e fiducia. Ora fa parte della Trek-Segafredo, il team che ha vinto la prima edizione con Lizzie Deignan, e ha vissuto una primavera fino ad ora straordinaria.
La prima edizione della Paris-Roubaix Femmes avec Zwift è stata anche la tua prima gara con la maglia iridata. Quali sono i tuoi ricordi?
«È stato un giorno speciale! Un giorno davvero duro e folle. Ero esausta alla fine della gara, ma ho voluto a tutti i costi arrivare fino alla fine, soprattutto perché era la mia prima corsa con la maglia iridata. Sono caduta ma ce l'ho fatta e sono stato molto felice di arrivare nel velodromo. Ricorcome come mi ci sia voluta una settimana per riprendermi! Le mie mani erano così doloranti... È stato difficile, ma epico. E spero che questa volta si possa dispuare una Roubaix asciutta».
Come ti avvicini a questa seconda edizione?
«Sono felice, naturalmente, perché riesco ad affrontare la Roubaix due volte in un anno con la mia maglia iridata! Sono anche un po' spaventata, però, e come ho detto spero davvero in una giornata di sole! Ci siamo preparate appositamente per questa gara e avremo nuove biciclette per Roubaix. Sarà ancora difficile ma spero meno dolorosa che la prima volta».
Riuscirai a conquistare la tua quinta vittoria stagionale nel velodromo di Roubaix?
«Onestamente non lo so. Penso di aver bisogno di qualche anno in più per migliorare inuna gara del genere... Certo, vado a Roubaix per fare del mio meglio e lavorerò anche per la squadra. Lizzie [Deignan] era super forte e ha fatto una gara incredibile l'anno scorso. Penso che altre ragazze possano fare un attacco da lontano in solitaria sul pavé, quindi dobbiamo essere pronti fin dal primo chilometro».
È già stata una stagione impegnativa per te, come ti senti?
«Ho già fatto un sacco di gare, ma mi sento bene. Sono un po' stanca, l'ho avvertito dopo il Fiandre, ma voglio dare il massimo».
Ti aspettavi di fare così bene in questa primavera?
«Non potevo certo aspettarmelo. Ho lavorato di più quest'inverno, perché sapevo che i miei grandi obiettivi erano proprio le classiche, ma non avrei mai immaginato di vincere il Trofeo Alfredo Binda, la Classic Brugge-De Panne e la gara dei miei sogni, la Gent-Wevelgem. Sono davvero felice».
Quali sono stati i tuoi progressi?
«Sono migliorata in diversi settori. Ho fatto un grande passo avanti nelle prestazioni fisiche, mi alleno meglio e lavoro anche sulla mia mente. Ora, ho un mental coach che mi aiuta a concentrarmi. In più mi sento molto bene nella mia nuova squadra e il materiale che abbiamo è il massimo e anche questo, ovviamente, aiuta».
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