Il gruppo che sciama sul corso Umberto I, invade la strada, affolla il centro. A Bracciano. E’ una Tirreno-Adriatico. Le foto in bianco e nero raccontano l’aria di festa e restituiscono l’atmosfera della giornata. E’ l’11 marzo 1969, la prima tappa, vinta a Fiuggi dopo 209 chilometri da FraNco Bitossi.
E’ uno delle centinaia di migliaia di scatti del patrimonio dell’Associazione Fotocineamatori Bracciano, che oggi, 17 marzo, compie e celebra i suoi primi 50 anni di storia. C’è anche il ciclismo, e c’è ovviamente la bicicletta, in una narrazione che accompagna quella della cittadina, attraversata anche dal Giro d’Italia e dal Giro di Sardegna, da granfondo e da cicloturistiche, da competizioni di mountain bike e da esplorazioni della Fiab. E poi c’è la vita quotidiana, dalla friggitrice di crispelle allo specialista del kitesurfing. E il castello Orsini-Odescalchi, incantato, che spunta dalla nebbia, e illuminato, che sopravvive alla notte.
L’Associazione Fotocineamatori Bracciano è uno specchio della storia, anche a pedali. Testimonia, documenta, colleziona, mostra, promuove, ricorda quello che fu, quello che è stato, quello che è. Ritratti di lavoratori, autoritratti di donne, panorami lacustri e forestali. Personaggi della vita di tutti i giorni, eventi eccezionali e tradizionali. A suo modo è un’officina della memoria, un laboratorio di idee, un’anagrafe a immagini. Potrebbe accompagnare e arricchire qualsiasi occasione: una processione pasquale, una corsa ciclistica, una festa in piazza. Il suo archivio ha il potere di ritrovare, riscoprire, resuscitare, i suoi concorsi di accendere, liberare, scatenare. La sua pagina Facebook è una finestra aperta giorno e notte, per tutti, a tutti.
Quei corridori, quelle maglie, quelle ruote, quei bianchi e neri: in una sola parola, grazie.
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