DONNE | 17/02/2022 | 17:45
di tuttobiciweb
Elisa Balsamo è al settimo cielo e lo confessa con il candore e la schiettezza che ormai abbiamo imparato a conoscere: «Un debutto così era nei miei sogni, ma non proprio nelle aspettative di giornata. Ieri sera, nella riunione pre gara, Ina Teutenberg aveva paventato la possibilità di un arrivo del genere. Molto sarebbe dipeso dalla mia capacità di resistere sull’ultima salita e poi la squadra avrebbe fatto il resto per permettermi di sprintare. La profezia di Ina si è avverata e le mie compagne hanno fatto un lavoro impressionante. E’ stata una giornata perfetta».
E poi ancora: «Ellen Van Dijk ed Elisa Longo Borghini sono state a dir poco perfette. Appena prima di scollinare, mi hanno riportato sul primo gruppo inseguitore. In circa 6-7 chilometri, hanno chiuso il gap con le attaccanti. A quel, hanno tirato dritto e mi hanno messo nella condizione migliore per la volata. Gli ultimi 2-3 chilometri, per una velocista, sono come per un toro vedere il drappo rosso. Molto, o forse tutto, si gioca sull’istinto. Mi sentivo nelle condizioni migliori per vincere, non potevo chiedere di meglio, anche se sentivo la responsabilità di ripagare il lavoro delle mie compagne. Quando abbiamo ripreso le fuggitive, è stato il momento in cui ho capito di potercela fare. Mi sono detta: bene, ora tocca a me».
L'analisi continua: «Sotto il profilo delle aspettative, anche la mia prestazione è andata oltre le previsioni: non credevo di avere sensazioni così buone. E’ la prima corsa dell’anno, dopo un periodo comunque intenso. E’ normale portarsi dietro qualche punto interrogativo. Essere riuscita a sprintare già ad un livello così buono mi rende super felice. Domani e dopo saranno due tappe dure, poi vediamo di giocarci al meglio le chance nell’ultima tappa. Essere partita così bene è un’iniezione di fiducia, il miglior modo per debuttare con Trek-Segafredo, ma le mie prospettive non cambiano. I piedi vanno tenuti ben piantati a terra, siamo solo all’inizio della stagione e bisogna solo guardare avanti. Quello che va sottolineato, forse la cosa più importante, è il feeling che si è creato con la squadra. L’immediatezza con cui si sono creati certi meccanismi, è a dir poco positiva».
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