Paziente e mai sopra le righe. Renat Khamidulin è un giovane manager che ormai comincia ad avere la sua storia e di cose nel mondo del ciclismo ne ha viste parecchie. Quarantaquattro anni, russo ma anche italiano, visto che da una vita è nel nostro Paese. Il quartier generale della sua Gazprom-RusVelo è a Lonato sul Garda, Renat però è di stanza con la sua famiglia a Verona, dopo aver corso per squadre italiane tra i dilettanti e da dieci anni alla guida del team che ha rinnovato fino al 2024.
«Se spero ancora in un invito al Giro? Certo che sì, non posso nasconderlo – ammette -. Per noi sarebbe motivo di orgoglio e prestigio, ma come ho sempre fatto mi rimetto nelle mani di Rcs Sport, in quelle del direttore generale Paolo Bellino e del direttore del Giro Mauro Vegni. Quello che decideranno, per me sarà giusto».
Paziente e mai sopra le righe. Forse è anche per questo che negli ultimi anni sono in parecchi a bussare alla porta di Gazprom. «Sì, è una piccola soddisfazione – aggiunge -. Il lavoro paga e i ragazzi nel gruppo parlano, si confidano. Diciamo che abbiamo un buon nome, una bella immagine, adesso anche una bella storia. La nostra squadra ha una presa diversa da quando siamo partiti nel 2013».
Paziente, ma anche soddisfatto, per l’inizio dei suoi ragazzi. «La vittoria di Maluccelli fa bene a tutto il gruppo. Se poi teniamo conto che un anno fa abbiamo chiuso con tre vittorie e oggi abbiamo già rotto il ghiaccio, tutto lascia pensare e sperare che il futuro possa essere per noi a tinte rosa. Se solo trasformassimo un terzo dei piazzamenti di un anno fa in vittorie, saremmo davvero a cavallo».
Paziente e sognante. «Quella di quest’anno mi sembra una squadra più omogenea. Abbiamo ingaggiato corridori completi come Giovanni Carboni, Nicola Conci e il campione nazionale di corsa su strada della Repubblica Ceca Michael Kukrle. Abbiamo ragazzi che sanno andare in salita come Kevin Rivera, José Diaz e il giovane Andrea Picсolo che spero possa con noi spiccare il definitivo salto di qualità. Andrea è un piccolo talento, che va seguito e aiutato a mostrare un talento che mi pare innato e fuori discussione».
Paziente e veloce. «Difatti anche in materia di sprint non siamo messi male – precisa -. Con il già citato Matteo Malucelli, Alessandro Fedeli e Eirik Lunder che è stato molto bravo soprattutto nel finale di stagione, pensiamo di avere più soluzioni veloci al nostro arco».
Paziente e ambizioso. «Il Giro è il Grande Sogno, ma è altrettanto vero che al momento abbiamo già più di 30 giorni di corsa nel World Tour, se arrivasse anche l’invito alla corsa rosa, per noi sarebbe come aver fatto Bingo! Ma un sogno è anche dato dalla Tirreno: Zakarin, caduto alla Valenciana (sette punti al mento, ndr), sarà la nostra punta. Io ci credo. Credo in un buon risultato di Ilnur. Come va in discesa? È migliorato parecchio. Lo vedrete».
I confermati sono Ilnur Zakarin (RUS), Sergey Chernetskiy (RUS), Nikolay Cherkasov (RUS), Mathias Vacek (CZE), Artem Nych (RUS), Ivan Rovny (RUS), Pavel Kochetkov (RUS), Marco Canola (ITA), Petr Rikunov (RUS), Christian Scaroni (ITA), Denis Nekrasov (RUS), Dmitry Strakhov (RUS).
I nuovi acquisti sono Matteo Malucelli (ITA), Giovanni Carboni (ITA), Jose Manuel Diaz (ESP), Kevin Rivera (CRI), Andrea Piccolo (ITA), Michael Kukrle (CZE), Alessandro Fedeli (ITA), Niсola Conci (ITA), Eirik Lunder (NOR).