La 29ª edizione del “Giorno della Scorta”, andata in scena a Ravenna domenica 19 dicembre, ha suscitato grande interesse per la qualità degli interventi, tutti dedicati al tema di quanta sicurezza possa ricavarsi da un corretto rapporto tra organizzatori ed istituzioni, ovvero, di quanta se ne possa ricavare utilizzando al meglio ciò che già esiste, facendo leva su competenza, professionalità e responsabilità.
Vista la qualità degli interventi e l'interesse suscitato dagli stessi, abbiamo pensato di dividerli in tre puntate: dopo le realtà istituzionali e quelle del ciclismo pedalato, chiudiamo con gli interventi di due uomini che da anni si spendono per la sicurezza delle corse ciclistiche.
Roberto Sgalla: «Sottoscrivo in toto la relazione di Antonelli. L’elaborazione delle strategie va accompagnata da un percorso di condivisione per poterle portare a frutto, sapendo che oggi la sicurezza è la priorità se vogliamo che i genitori portino al ciclismo i loro figli. Servono modifiche al Codice della Strada che portino a maggiore semplificazione per quanto riguarda autorizzazioni ed ordinanze, ci proveremo, ma dobbiamo avere consapevolezza che non sarà facile in un Paese a forte vocazione autonomistica dove i Sindaci, in materia di sospensione della circolazione, rivendicano le loro legittime prerogative nei confronti dei Prefetti. Tra le modifiche di un prossimo futuro ci sta anche la possibilità di dare una qualifica alle scorte tecniche quali agenti di Polizia Stradale limitatamente all’ambito della gara, al fine di accrescere la loro riconoscibilità ed efficacia operativa. Operazione di cui occorre avere consapevolezza di quelli che dovranno essere i relativi percorsi formativi nonché i costi d’impiego. Intanto, ulteriori passi avanti si potranno compiere introducendo la certificazione di qualità per i gruppi di motostaffette e scorte tecniche, su cui stiamo lavorando insieme alla ridefinizione dell’attività formativa dopo la scelta del Consiglio Federale di destinare alla CNDCS la competenza dell’intero comparto della sicurezza, all’interno della quale, strategica sarà la possibilità di formare i formatori, rinnovando ed innovando rispetto a quanto fatto per loro fino ad oggi. Il Disciplinare, che presto entrerà completamente in vigore, deve essere un punto centrale di questa formazione insieme al consolidamento della figura del direttore di corsa, una specificità tutta italiana, che noi speriamo prima o poi l’UCI voglia prendere in considerazione anche per le altre nazioni, vista la sua efficacia nel garantire la corretta applicazione di norme e leggi insieme alla responsabilità e gestione della sicurezza. In tale quadro un ruolo ulteriore potrà svolgerlo il Regolatore, che secondo la CNDCS potrà essere svolto esclusivamente da direttori di corsa e non anche dai Giudici di Gara, i quali non possono essere una volta espressione dell’organizzatore ed un’altra volta controllore dello stesso organizzatore. Direttori di corsa autorevoli che sappiano farsi rispettare, quali magari non vuole chi oggi propone di far slittare ancora l’applicazione del disciplinare unicamente per continuare ad organizzare con criteri al di sotto delle dovute soglie di qualità e sicurezza. La complessa maglia di autorizzazioni ed ordinanze che tanto aggrava gli organizzatori e le loro responsabilità, in attesa di un nuovo Codice della Strada, può comunque essere intelligentemente gestita con il sistema delle relazioni con Prefetture e Questure, con possibili protocolli che agevolino le procedure e le tempistiche, così come con forza viene proposto in questo “Giorno della Scorta”. Per la sicurezza delle gare ciclistiche serve che tutti gli utenti della strada conoscano le specifiche regole del loro transito, per questo come FCI ci stiamo adoperando su tre filoni di intervento: a) inserimento di quiz specifici negli esami per la patente di guida; b) promozione della sicurezza nei servizi di RaiSport in occasione del Giro d’Italia; c) uno spot “Pubblicità Progresso” a cura della Presidenza del Consiglio o Ministeri interessati. Infine, un grazie per il pregevolissimo lavoro condotto dal Gs Progetti Scorta».
Giandomenico Protospataro (Ministero dell’Interno-Servizio Polizia Stradale): «Il Giorno della Scorta è una buona giornata per affrontare i temi della sicurezza. Il Disciplinare sta per compiere 20 anni, un percorso in cui il Ministero dell’Interno ed il Servizio Polizia Stradale è sempre stato vicino al ciclismo. L’attività delle scorte tecniche procede molto bene così come la Stradale ha potuto razionalizzare meglio le proprie presenze. Un Disciplinare che ad inizio anno troverà la sua completa applicazione senza particolari oneri per la gare sotto i 200 partecipanti ed i 15 minuti di sospensione temporanea del traffico, ma con i benefici di un migliore equipaggiamento dei veicoli della scorta, mentre il salto organizzativo più pesante è previsto per le granfondo, lieve per quelle fino ai 500 e 1.000 partecipanti, di consistente impatto invece per quelle oltre i 1.000 partecipanti e con sospensioni del traffico oltre i 15 minuti. Un salto comunque necessario, che il Ministero dell’Interno intende accompagnare con il fattivo interessamento dei Compartimenti che sono stati sollecitati a convocare le varie Federazioni e EPS, possibilmente entro gennaio, per verificare assieme come gestire questa nuova impegnativa fase di transizione trovando le soluzioni prima che inizi la stagione agonistica. Tavoli di confronto utili anche per l’attività formativa che dovrà accompagnare di pari passo il nuovo disciplinare, temporaneamente agevolata anche da un ulteriore proroga delle abilitazioni visto il prolungarsi dello stato di emergenza. Infine, come Ministero dell’Interno e Servizio Polizia Stradale condividiamo la proposta avanzata in questa sede da Silvano Antonelli di procedere alla modifica delle norme di rilascio delle ordinanze di sospensione temporanea della circolazione, un quadro oggi troppo frammentario, ove, per le gare ciclistiche, si pone l’esigenza di attribuire ai Prefetti compiti di indispensabile coordinamento. Questi ultimi 20 anni, in particolare col Disciplinare, sono stati un periodo di grandi esperienze, estremamente positive, che mi auguro l’anno prossimo potrà essere celebrato insieme alla 30ª edizione del Giorno della Scorta, in cui farò di tutto per esserci».
3 - fine
L'intero racconto della giornata è disponibile sulla pagina Facebook del Gs Progetti Scorta
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