UN PRESENTE IN PRESENZA. E LA LEGA...

TUTTOBICI | 24/12/2021 | 08:10
di Pier Augusto Stagi

Avanti così, mai smettere di pedalare, era solito dire Giorgio Squinzi. Mai perdere fiducia nel domani, le corse finiscono sempre dopo il traguardo, ripeteva Ennio Doris. Due giganti dell’imprenditoria, due cari amici del ciclismo e personali, con i quali ho condiviso la passione per la bicicletta e il ciclismo. Filo conduttore? Neanche a dirlo: Fausto Coppi. Loro che l’hanno visto e tifato, io che mi sono abbeverato fin da ragazzino di racconti e aneddotica da mio padre, classe 1919, come fossero fiabe.


Ho perso un altro caro amico, con il quale ho avuto il privilegio e l’onore di scrivere ben quattro libri di ciclismo, più uno a sua insaputa, per volere di Lina, sua moglie, di Sara e Massimo, i suoi figli, che mi incaricarono di raccogliere una quindicina di testimonianze per celebrare gli ottant’anni di un grande uomo.
Se ne è andato un grande conoscitore di ciclismo, un sincero appassionato, un uomo che è cresciuto a pane e bicicletta e non ha mai tradito il suo primo amore. Se ne è andato a pochi giorni dalla “Notte degli Oscar” di tuttoBICI, tornata dopo un anno di forzato esilio per l’emergenza pandemica che in ogni caso non è ancora vinta, non è ancora stata mandata definitivamente né al tappeto né tantomeno all’angolo.


Festa doveva essere e festa è stata. Con non pochi problemi. Con non poco dolore, anche se Squinzi e Doris avrebbero detto: avanti tutta! E noi l’abbiamo fatto, a testa bassa, come dei veri ciclisti, con tutte le nostre forze e risorse, per fare in modo che il nostro beneamato sport tornasse a celebrarsi dopo mesi di sofferenza.

Dopo tante bellissime corse, dopo stagioni di rara bellezza, abbiamo celebrato la nostra meglio gioventù, i nostri migliori interpreti del pedale. Da Ulissi a Sonny Colbrelli, che in materia di pandemia era collegato in DaD, in remoto, come del resto il nostro SuperPippo Ganna nazionale.

Il trionfatore della Roubaix da Udine, per questioni di galleria del vento, per una tre giorni con la sua Bahrain Victorious. Pippo dalla Spagna, dove ha mosso le sue prime pedalate stagionali. In ogni caso abbiamo festeggiato con composta determinazione, consapevoli che era giusto e doveroso farlo, altrettanto coscienti del fatto che lo stato di emergenza non è ancora finito. Guai abbassare la guardia, guai considerarsi arrivati. C’è ancora da pedalare, con prudenza e determinazione, cercando di non perdere il passo e soprattutto, le ruote. È stata la “Notte degli Oscar” della ripartenza, a numero chiuso, con i posti contingentati, sempre per questioni legate al Covid. La mascherina, l’igienizzazione delle mani, il controllo della temperatura, il green-pass, il distanziamento, tutti elementi che hanno contraddistinto questa festa che non è ancora normalità, ma ci si è avvicinata di molto: ci ha perlomeno riavvicinato. Qualcuno in remoto, qualcuno in presenza, sperando che quanto prima in remoto ci sia solo un verbo da coniugare al passato. Per un presente fatto di presenze.  

FACCIAMO QUALCOSA INSIEME. Siamo in clima natalizio, siamo prossimi a cambiare anche il calendario, con un nuovo anno e una nuova stagione che ci attende. Sarà a tutti gli effetti la prima stagione piena per Cordiano Dagnoni, il nostro presidente federale, e per tutto il suo nuovo consiglio. Sarà un anno targato Dagnoni, anche se il suo inizio non è stato mica male: il suo traghettamento ha in ogni caso portato bene e, per usare le sue parole, «un presidente fortunato, spesso, conta di più di uno bravo…». Chiaro che la sua è una battuta, e noi tutti ci auguriamo che il presidente possa essere bravo, ma anche fortunato.

Intanto, però, sul tavolo resta una questione aperta, politica, di gestione e di visione: quella che riguarda la Lega dei professionisti. Corrono voci su una possibile e imminente chiusura, io mi auguro il contrario, che si possa salvare e immettere energia in una macchina che fino ad oggi ha proceduto con la preoccupazione di consumare poco carburante. La Lega non è macchina da tenere in autorimessa, non è scatola vuota, la Lega non è un costo, la Lega non deve essere considerata impiccio: chi la pensa così non solo non ha visione, ma non sa nemmeno di cosa si stia parlando. La Lega è anello di congiunzione e bandiera di un intero movimento. L’anello di congiunzione tra un ciclismo di base e la punta di un iceberg che si sta lentamente sciogliendo.  

Non abbiamo più squadre di World Tour, non ci possiamo permettere anche di non avere più uno strumento, un organismo per dialogare con quel che resta del nostro movimento professionistico, si tratti di organizzatori o squadre. La Lega non è corda per impiccato, ma è cinghia di trasmissione. Temo un futuro distopico, e sono anche cosciente del fatto che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Ma come ebbe a dire e scrivere Wolfgang Goethe, è necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.      

Editoriale da tuttoBICI di dicembre               

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quando lo contattiamo Luca Raggio è appena sceso di sella dopo una pedalata e ci conferma subito ciò che ieri in tarda serata aveva affidato ad un post sui social «Sì, correrò per la carica di presidente del Comitato Regionale...


Eva Lechner, plurititolata portacolori dell’Ale Cycling Team, reduce dalla vittoria ottenuta la scorsa settimana a Castelletto di Serravalle-Valsamoggia, domenica sarà di scena in Veneto a San Pietro in Gu per il 9° CX del Brenta-Trofeo Morbiato, gara nazionale valida come...


Con Ernesto Colnago è un continuo viaggio, nel passato e nel futuro. A novantadue anni suonati (il 9 febbraio saranno 93!) è un vero condensato di progettualità. Ha sempre qualcosa da fare, anche adesso che ha lasciato la sua Colnago...


I lettori più attenti se ne saranno già accorti, quelli che non masticano l'italiano come lingua madre ne saranno felici, per chi vuole allenare l'inglese ora ha un'occasione in più per fare pratica. Da oggi tuttobiciweb.it proporrà tutte le notizie anche...


La triste notizia l’ha diffusa con un post su Facebook suo figlio Giulio. A Cascina all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è morto Luciano Galleschi, personaggio conosciuto in tutto l’ambiente del ciclismo...


Una festa in grande stile, con tanti ospiti e tanto divertimento, d’altronde ormai Alex e Johnny Carera ci hanno abituato a fare le cose in grande e anche questa volta hanno centrato l’obiettivo. Dopo la partita a padel del pomeriggio...


Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


Domenica, ad Anversa, in Belgio, scatterà la UCI Cyclo-cross World Cup 2024-2025 e con lei i grandi interpreti della disciplina cominceranno a scaldare i motori in vista di un inverno all’insegna del fango, dei prati e… della sabbia. La terza...


Protagonista assoluto della stagione 2024, Jonathan Milan aggiunge un'altra "maglia" alla sua collezione, quella bianca dell'Oscar tuttoBICI come miglior giovane della stagione. Nella graduatoria del Gran Premio ACM Asfalti, voluta dall'ex professionista Nicola Miceli, il friulano della Lidl Trek ha...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024