Preferisci le salite o le discese? Privilegi le corse o i viaggi? Scegli gli amici o la famiglia? Segui la tecnologia o le emozioni? Ami la fatica o il piacere? Ti consideri salitomane o avventuriero, triatleta o tecnico, mangia&bevi o comodista, naturalista o family biker, sognatore o hipster?
Fabio Consoli, autore di “Che tipo di ciclista sei?” (Ediciclo, 96 pagina, 14 euro), confessa che “in diversi momenti della mia vita ho fatto parte di quasi tutte le categorie di ciclisti descritti nel libro e tutt’oggi mi rivedo contemporaneamente in buona parte di essi”. Modestamente sospetto di appartenere alla specie degli anarchici individualisti, barbari eppure puristi, con una tendenza (non tanto leggera, altrimenti soffrirei di meno) a misurarmi (con effetti malinconici se non deprimenti) sulle salite (senza dovermi iscrivere fra i salitomani) come per espiare (non si sa quali peccati).
La bicicletta è uno specchio della realtà, è uno stile di vita, è una prova dell’esistenza dell’io (e, forse, esaagerando, anche di Dio). La bicicletta serve per fare un test e un identikit, una radiografia e una ecografia (ma nel senso dell’ecologia). La bicicletta è come il divano per lo psicanalista, il lettino per il massaggiatore, il confessionale per il sacerdote. La bicicletta è la prova della verità. E questo si sa. In “Che tipo di ciclista sei?” si scoprono i risvolti e i margini, i significati e le parentele, le attitudini e le inclinazioni, che non si misurano in cifra percentuale ma a livello caratteriale.
Consoli ci riesce sorridendo e facendo sorridere. “La pianura sta al Salitomane come la criptonite sta a Superman”, “in caso di foratura il Tecnico si materializza in pochi secondi, spuntando da un cespuglio, da dietro il guardrail o calandosi con un paracadute”, “le forze motrici che spingono ogni singolo giro di pedale di ogni singolo Avventuriero di sesso maschile sono la ricerca della gnocca e dello sponsor” e, a proposito di una Naturalista integrale, “è la fondatrice di ‘Save the water’ e fa la doccia a secco in tintoria”.
Di “Che tipo di ciclista sei?” esiste una versione maggiorata nella proposta (oltre il libro anche un segnalibro e una T-shirt) e nel prezzo (30 euro).
Domanda: quale dei dieci tipi di ciclista sarà più propenso ad acquistare questa versione? Io direi... “Prendete un senzatetto degli anni Ottanta, mettetelo su una bici da cinquemila euro ed ecco a voi un Hipster Biker”.
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