Nel mese di novembre di un anno fa, Riccardo Minali ai microfoni di tuttobiciweb spiegava di essere rimasto senza squadra in vista del 2021, dopo la fine dell'ultima esperienza in Pro Series con la Nippo Delko Provence. Poc dopo, però, la situazione si mise per il meglio, con la new entry del World Tour Intermarché Wanty Gobert a offrirgli un contratto nel periodo natalizio. In questa prima stagione nel massimo circuito dopo 3 anni (2018 - Astana), il 26enne velocista figlio d'arte non ha riportato vittorie, è vero, ma ha accumulato 10 piazzamenti in top ten, 4 dei quali alla Vuelta.
Dodici mesi dopo quell'appello lanciato tramite il nostro sito, abbiamo ricontattato Minali per chiedergli quale sia la situazione un anno dopo. Il quadro che ne esce è quello di un ragazzo, prima che corridore, motivato, consapevole e carico a mille:
«Quest'anno non è arrivata la vittoria, ma è l'unica cosa che è mancata. Sono contento, ho corso due grandi giri per la prima volta in vita mia e sono orgoglioso di averli portati a termine. Mica facile! Al Giro, come da mia caratteristica, e anche perché nella prima parte della corsa ho sofferto di allergie, ho dato il meglio di me nella terza settimana. Peccato non ci fosse una volata bensì una crono a Milano... ma sono contento di aver resistito a quelle salite durissime e aver concluso la gara. Alla Vuelta poi, nella prima settimana ho fatto già tre piazzamenti in top ten, e nell'ottava tappa sono arrivato 12esimo perché sono rimasto chiuso alle transenne e ho dovuto frenare, altrimenti mi sarei giocato la volata con Jakobsen, Philipsen e gli altri. Contrariamente a questi grandi velocisti io non avevo un treno vero e proprio, e poi nella settimana centrale ho lavorato per la maglia rossa di Eiking... Sì, io sono uno che non si tira mai indietro, in salita mi devo staccare ma in pianura aiuto tanto la squadra, questa è stata la migliore annata della mia carriera, sento di essere migliorato sotto ogni punto di vista e di aver dimostrato di non essere l'ultimo arrivato e di poter tranquillamente stare a questo livello!»
Al momento Riccardo non ha ancora trovato l'accordo e il contratto per l'anno prossimo, ma la situazione rispetto all'anno scorso è ben diversa. In quel momento sapeva per certo di essere stato "mollato" dalla Nippo e sembrava aver perso le speranze di trovare un manubrio in World Tour. Invece quell'opportunità è arrivata, l'ha assaporata e l'ha pedalata, e tuttora i discorsi sono aperti e vivi: «Con l'Intermarché mi sono trovato bene, non c'è che dire. Mi ha fatto correre tanto e ho potuto disputare corse bellissime. E mi ha preso quando ero "disperato", devo solo dire grazie e spero proprio di rimanere. Dal canto mio ho ripreso subito ad allenarmi e qualcosa in più rispetto all'anno scorso c'è... Voglio concludere tutto in fretta e pensare prima possibile al 2022.»
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