Peter Sagan è stato condannato dalla giustizia francese ad una ammenda di 5.000 euro, più una multa di 100 euro e un risarcimento di 1.500 per la parte civile per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni durante un controllo risalente al 25 aprile scorso, due giorni prima di schierarsi al via del Giro di Romandia.
L'auto guidata da suo fratello Juraj era stata fermata attorno a mezzanotte e mezza da una pattuglia di gendarmi: i due, reduci da una festa e in piena violazione del coprifucoo imposto allora per il lockdown, sono stati invitati a scendere dalla vettura ma a quel punto Peter - in evidente stato di ebbrezza - ha iniziato a dare in escandescenza, non voleva assolutamente scendere e nella colluttazione ha provocato una leggera ferita ad una mano ad uno degli agenti.
Il corridore più tardi si è scusato, spiegando di aver temuto di essere costretto a vaccinarsi (lui che ha sofferto di covid) ma non ha potuto evitare il processo che si è risolto con la condanna, come riporta questa mattina il quotidiano Nice Matin.
AGGIORNAMENTO ORE 15. Peter Sagan ha pubblicato un post su Instagram: «Per quel che riguarda le notizie pubblicate questa mattina e relative a quanto accaduto nella notte del 25 aprile, voglio approfittare dell'occasione per presentare le mie scuse più sincere. È stata un'esperienza che mi ma ha fatto riflettere profondamente e che mi ha dato lezioni importanti. Sono veramente desolato per un incidente che sicuramente non si ripeterà più»