Il ciclismo sudamericano sta andando veloce e mentre l’Argentina con l’Ecuador sono in forte crescita, c’è da sottolineare un rallentamento della Colombia. Proprio nelle ultime ore è arrivata la notizia dalla Federazione Ciclistica Colombiana che per il secondo anno consecutivo verrà annullato il Tour Colombia, la corsa più importante del Paese che ogni anno richiama tanti appassionati che vogliono veder correre i campioni delle due ruote. Il motivo di questa scelta ancora una volta è legato al Covid-19, che in Colombia continua a creare importanti problemi sanitari.
Va detto di contro che in Sudamerica, in campo ciclistico, ci sono Paesi che invece stanno progredendo con regolarità come l’Argentina che, malgrado abbia pochi corridori nella massima categoria, con la sua Vuelta a San Juan sta facendo crescere molto il movimento ciclistico nel Paese. La corsa argentina è stata appena presentata e, considerando anche l’annullamento delle corse di inizio anno in Australia, saranno molti i campioni che si sfideranno sulle strade argentine.
Altra strategia è invece quella scelta dall’Ecuador che sta sfruttando l’immagine di Richard Carapaz per incrementare l’economia legata al ciclismo, nonostante manchi nel Paese una corsa importante.
L’Ecuador, ha anche deciso di puntare sui giovani e per farlo ha messo in piedi tre squadre, di cui una finanziata con fondi statali, che serviranno a trovare e far crescere giovani talenti. Inoltre nella provincia di Carchi si è sviluppato un notevole turismo legato al ciclismo, con percorsi di oltre 300 km, dedicati ai luoghi in cui Carapaz è nato e ha iniziato a correre.
Per quanto riguarda il numero dei corridori, la Colombia con i suoi straordinari scalatori fa ancora da padrone in tutto il Continente, tanto che tra World Tour e Pro Tour, attualmente può contare su 31 corridori. A seguire c’è l’Ecuador che anno dopo anno aumenta il numero dei suoi ciclisti professionisti, mentre più indietro rimangono Argentina e Venezuela.
La Colombia è la patria indiscussa del ciclismo sudamericano e ha dato i natali a tanti corridori importanti. Non bisogna andare indietro negli anni per trovare campioni provenienti da questa terra, basti pensare ad Egan Bernal vincitore dell’ultimo Giro d’Italia e che nel suo palmares vanta anche un Tour de France o Nairo Quintana, senza dimenticare Rigoberto Uran con Miguel Angel Lopez.
Questa è la terra un cui il ciclismo dà ai ragazzi più talentuosi la possibilità di andare in Europa, grazie alle corse dedicate ai giovani: a volte una sola vittoria basta per assicurarsi un biglietto per andare a correre nel Vecchio Continente.
Il Sudamerica sta crescendo nel suo insieme e con un lavoro attento, fatto anche di accordi tra i vari Paesi, sta cercando di diventare un punto di riferimento importante per il ciclismo mondiale.
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