"I giorni gioiosi del Giro d’Italia di ciclismo 2022 devono ancora arrivare ma, come sempre, la poderosa macchina dell’organizzazione Rcs è già a pieno regìme e, per quel che già so, per il Veneto sarà un’edizione memorabile. Naturalmente, lascio ai formidabili amici di Rcs svelare tutti i particolari, ma per noi veneti, appassionati di ciclismo e non, sono certo arriveranno sorprese meravigliose".
A rilevarlo, con una nota, è stato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, grande amico del ciclismo, rispetto all’organizzazione in corso della prossima corsa rosa, (giunta alla 105^ edizione e che partirà il 6 maggio dall'Ungheria) nella quale le strade della regione più appassionata d’Italia saranno grandi protagoniste.
"Nel lavoro comune con Rcs - ha aggiunto Zaia - abbiamo detto in tempi non sospetti che avremmo voluto che si trattasse di un Giro ad altissimo valore sportivo, ma anche storico, culturale e ambientale per il Veneto. E così sarà".
"Le tappe venete - ha proseguito il Presidente della Regione - avranno infatti come unico comune denominatore alcuni grandi valori, come vari territori Patrimonio Universale Unesco, le colline più belle che danno l’origine ai vini più pregiati e amati, la storia e l’arte che permeano l’Arena di Verona".
"Stiamo per vivere una grande storia di ciclismo - ha concluso Zaia - grazie alla straordinaria collaborazione con Rcs e grazie alla passione del Veneto per lo sport del pedale, straordinario strumento di promozione sportiva, ma anche turistica e culturale, che ne fa ormai da tempo un evento di valenza non solo agonistica. Con, per noi, una sorpresa finale, che toccherà a Rcs svelare".
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