Alla fine della stagione 2021, al gruppo mancherà una grande criniera di capelli, quella di Kiel Reijnen... Il 35enne statunitense della Trek Segafredo ha deciso infatti di porre fine alla sua carriera ma solo su strada. Già perché, dopo aver già partecipato ad eventi come UNBOUND Gravel, Reijnen si concentrerà a tempo pieno sulle corse gravel. Sperando di avere più fortuna di quanta ne abbia avuto nell'edizione 2021, quando ha dovuto correre senza scarpe per 18 miglia.
Reijnen ha sempre corso in squadre statunitensi durante la sua carriera da professionista: ha iniziato con il team Continental Jelly Belly, poi è passato al livello pro-continental con il Team Type 1 quindi alla UnitedHealthcare Pro Cycling Team. Nel 2016 è approdato nella famiglia Trek-Segafredo dove si è guadagnato i gradi di gregario perfetto, sempre pronto ad aiutare i compagni in ogni circostanza.
Kiel Riejnen confida i suoi pensieri e spiega: «Sarà un bel modo per finire le cose perché le mie ultime corse saranno in Belgio, dove batte il cuore del ciclismo. È anche dove tutto è iniziato per me da ragazzino che andava in Belgio in vacanza. E penso che finire lì, in qualche modo, chiuda il cerchio. Faccio parte del team per le classiche ormai da un bel po' di anni e mi sembra giusto chiudere con quei ragazzi e in quelle gare. Penso che la corsa che resterà sempre nella mia mente sarà il Giro delle Fiandre: è la grande ragione per cui ho continuato a fare questo lavoro. La Trek mi ha chiamato e mi ha confermato poi negli anni proprio per questo, hanno creduto in me come corridore e mi apprezzavano come persona».
E ancora: «La mia carriera mi ha permesso di avere una serie di esperienze diverse invece di un ruolo solo. E oggi mi porta a scoprire adesso il gravel, le corse fuoristrada, un mondo nuovo nel quale voglio continuare a divertirmi. Non sono qui per cambiare il gravel o per metterci il mio timbro. Voglio solo esserne entusiasta e rendere entusiaste le altre persone. Portare più gente in bici, alla fine di una giornata, è sempre positivo, ed è per questo che sono sempre stato a favore delle e-bike e delle gravel. Sono un tifoso di qualsiasi versione di bicicletta perché più persone ci salgono e la provano, meglio è».
foto Trek Segafredo - Getty Images