Parla il presidente della Federazione e lo fa su L'Adige, chiaramente interessato al proprio corregionale, quel Maurizio Fondriest che è in corsa per raccogliere il testinone da Davide Cassani. È chiaro Cordiano Dagnoni, come sua abitudine, e alla domanda se in caso di successo iridato da parte del Ct azzurro ci possa essere un ripensamento, il numero uno del ciclismo nazionale risponde con assoluta chiarezza. «Con Cassani abbiamo chiarito questo punto e la posizione ufficiale è stata illustrata con chiarezza. Con lui abbiamo deciso che il cambio del commissario tecnico prescinde dai risultati dei due eventi principali di questo periodo, l’europeo e il mondiale. Tutti i risultati che verranno saranno ovviamente molto graditi ma la decisione è presa».
Quello di uomo marketig? gli chiede Maurilio Barozzi. «Sì, quella di relazione, di rappresentanza: Cassani è un bene prezioso per la Federazione che non va perso. Pertanto quello che gli ho proposto è di stare al mio fianco in tutte le scelte che dovrò assumere. Ora per il ruolo di Ct sto esaminando vari profili e vorrei essere sereno e poter scegliere senza pressioni. Anche se devo essere sinceri che di pressioni non ne avverto, sono molto tranquillo».
Dagnoni, nell’intervista a L'Adige di Barozzi, dà anche un indizio su chi sarà il prossimo CT che prenderà il posto di Cassani. «Con Maurizio siamo rimasti d’accordo che dobbiamo verificare un po’ le reciproche posizioni per vedere di far combaciare alcune cose. Principale candidato? Sì… Beh, diciamo tra i favoriti. Ma ad oggi non l’unico».
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