Il vincitore della quindicesima tappa della Vuelta di Spagna è stato Rafal Majka, che il successo lo ha raggiunto grazie a una fuga iniziata 90 km dal traguardo. Un attacco in cui protagonisti sono stati inizialmente in tre, dove oltre a Majka c’erano anche di Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash) e Maxim Van Gils (Lotto Soudal).
Poi il 31enne polacco si è trovato a rispondere agli attacchi dell’olandese Steven Kruisjkwijk (Team Jumbo-Visma), che però è arrivato sul traguardo con un ritardo 1'27". «Ho avuto un brutto inizio di stagione e non è stato facile per me e la mia famiglia – ha spiegato il polacco della UAE Emirates – Ma quello che è successo oggi è stato veramente speciale».
Non sempre le fughe riescono ad arrivare fino alla fine, ma oggi Majka ha lavorato veramente tanto, per raggiungere questo risultato. «Certe volte ci provi e non è facile prendere la fuga. Ma oggi ho provato fin dall'inizio e alla fine e non mi ha raggiunto nessuno». Majka non ha avuto un inizio di stagione buono e oggi finalmente è riuscito a prendere quel risultato che aspettava. «Volevo vincere la tappa. Volevo soprattutto farlo per mio padre, scomparso, per i miei due figli, e per la grande squadra che è UAE-Team Emirates. Sono così felice... Ho avuto un brutto inizio di stagione e non è stato facile per me e per la mia famiglia».
Il polacco nel giorno in cui l’UAE Emirates ha vinto anche con Kristoff, è veramente contento, perché fin dall’inizio aveva buone sensazioni e sapeva che avrebbe potuto giocarsi la vittoria. «Le sensazioni erano buone e le gambe anche ed è bello aver potuto finalmente festeggiare oggi».
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